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Bimbo morto nel Sulcis: il compagno della madre trovato suicida

Una donna ferita a martellate, un bambino di due anni ucciso e un 35enne suicida: questo il bilancio del dramma familiare avvenuto questa mattina a Sulcis (Sardegna). Gli inquirenti ricostruiscono la trama della tragedia.
A cura di Carmine Della Pia
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Omicidio-suicidio a Sulcis

Si chiamava Mirko la piccola vittima del dramma avvenuto a Sulcis, in provincia di Carbonia-Iglesias (Sardegna). Questa mattina il bimbo, di soli 2 anni, è stato ritrovato morto in cucina, la madre, disperata, aveva preso il piccolo tra le braccia ed era uscita fuori dalla sua abitazione chiedendo disperato aiuto. Daniela Sulas, 23 anni, non viveva sola, ma con il suo compagno, Igor Garau, un 35enne disoccupato. La polizia era sulle sue tracce da questa mattina, gli inquirenti si dicevano quasi convinti della sua responsabilità. Secondo la testimonianza della giovane, il 35enne, che non era il padre della vittima, era autore di un'aggressione violenta: aveva picchiato la sua compagna a colpi di martello. Poco fa, l'uomo è stato ritrovato nelle vicine campagne di Sulcis: si è impiccato ad un albero di fichi.

Gravi problemi economici in famiglia – La comunità di Sant'Antioco è sconvolta da quanto accaduto questa mattina. Un'aggressione feroce, ma anche un omicidio, e la vittima è un bambino di appena 2 anni. La polizia ha setacciato le strade di Sulcis alla ricerca di colui che si pensa essere autore della tragedia, ma il 35enne è stato trovato cadavere. I vicini erano stati attirati dalle urla disumane della donna, prima della tragedia la coppia aveva litigato violentemente, e sembra che, alla base del diverbio vi siano questioni di natura economica. I Servizi sociali della città conoscevano bene la famiglia, devastata dalla crisi economica. L'uomo aveva lavorato a termine per il Comune, l'assessore ai Servizi sociali, Marinella Piredda, ha spiegato: "Non aveva mai dato un problema, niente nel suo comportamento ci avrebbe fatto immaginare quello che è successo oggi, peraltro ancora tutto da chiarire". E' da verificare la responsabilità dell'uomo, ma gli ultimi risvolti, secondo gli inquirenti, lascerebbero ben poco spazio al dubbio.

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