Bimbo di 3 anni cade al parco giochi ferendosi gravemente, il risarcimento arriva quando ha 23 anni

Un antico detto dice che non è mai troppo tardi ma un bimbo caduto in un parco giochi pubblico ferendosi gravemente ha dovuto attendere ben venti anni prima che un giudice gli concedesse un piccolo risarcimento di seimila euro. È accaduto a Pesaro dove quel bimbo che all’epoca dei fatti aveva solo 3 anni e non andava nemmeno a scuola, ora è un uomo adulto di 23 anni.
Come ha ricostruito il Resto del Carlino, la vicenda infatti ha avuto inizio nel mese di settembre del 2005 quando il piccolo, accompagnato dalla madre per un giro sulle giostrine del parco cittadino di Pesaro, cadde da una delle strutture installate dal Comune. Non una piccola e semplice caduta da sbucciatura ma un rovinoso capitombolo che era costato al piccolo un ricovero in ospedale e quaranta giorni d'inabilità assoluta.
Tutta colpa della rottura dell'omero sinistro e per il minore era seguita poi una riabilitazione per decine di giorni e la scoperta di danni permanenti al 3 per cento, come stabilito dalle perizie mediche. La madre quindi aveva denunciato il comune trascinandolo in tribunale ma tra ricorsi, perizie, rinvio e controricorsi, hanno dovuto attendere ben venti anni prima che il giudice stabilisse il risarcimento.
Sia in primo che in secondo grado di giudizio, infatti, il Comune di Pesaro ne era uscito indenne e la responsabilità era stata fatta ricadere interamente sulla madre visto che il parco non era custodito. La svolta nel 2023 quando la Cassazione stabilì che in realtà bisognava accertare se il parco fosse davvero a norma e rinviò gli atti. Dalle perizie è emerso quindi che la struttura aveva diverse irregolarità come l’altezza non regolare, un avvallamento nel terreno e la mancanza di un tappetino antiurto.
Sulla base di queste perizie, nei giorni scorsi la Corte di Appello di Ancona ha stabilito che solo una parte dell'accaduto è responsabilità della madre, l'altra metà delle colpe è del Comune condannandolo a risarcire l’ex bambino con una somma di 6mila euro e la madre con 720 euro, più rivalutazione e interessi.