446 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bimba di 7 anni morta schiacciata da un’acquasantiera in chiesa: due a processo per omicidio a Udine

Il pm della Procura di Udine Lucia Terzariol ha depositato nei giorni scorsi la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti della dirigente scolastica dell’educandato Uccellis e del direttore spirituale dell’istituto, accusati di omicidio colposo in relazione alla morte di Penelope Cossaro, 7 anni.
A cura di Davide Falcioni
446 CONDIVISIONI
Immagine

Il pubblico ministero della Procura di Udine Lucia Terzariol ha depositato nei giorni scorsi la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti della dirigente scolastica dell’educandato Uccellis, Anna Maria Zilli, e del direttore spirituale dell’istituto, padre Ioan Marginean Cocis, accusati di omicidio colposo in relazione alla drammatica morte di Penelope Cossaro, alunna dell’istituto deceduta all’età di 7 anni, il 21 novembre 2019, sotto il peso di un’acquasantiera di marmo caduta nella piccola e antica chiesa di Santa Chiara di Udine in cui, quel pomeriggio, la sua classe stava svolgendo delle attività.

Il tragico incidente si era verificato  di giovedì 21 novembre di quattro anni fa nell'edificio religioso di pertinenza dell’istituto Uccellis, che sorge nel cuore di Udine, tra via Giovanni da Udine e via Gemona. La vittima, Penelope Cossaro, si trovava nella cappella del collegio insieme ad alcuni coetanei e a un catechista quando si sarebbe avvicinata all'acquasantiera in marmo per poi aggrapparsi causando dapprima una forte oscillazione e poi la caduta del pesante manufatto, che l'aveva travolta in pieno. La piccola sarebbe finita a terra prima dell'acquasantiera stessa, che l'avrebbe colpita violentemente al torace ferendola gravemente e causandole importanti lesioni interne. Penelope, infatti, era stata trasportata in ospedale con la massima urgenza ma era deceduta poco dopo. La tragedia si è consumata sotto gli occhi delle compagne, incredule. Il pesante arredo religioso e tutta l'area erano stati posti sotto sequestro e le indagini erano state condotte dai carabinieri

446 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views