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Bari, tangente di 5 mila euro per non perdere l’appalto sulla raccolta rifiuti: arrestato assessore

Nicola Lella, assessore alla nettezza urbana e alla polizia locale del comune di Grumo Appula (Bari), è stato arrestato con le accuse di concussione ed estorsione insieme a un imprenditore locale di 34 anni che aveva in appalto il servizio di raccolta rifiuti: i due sono stati osservati dai carabinieri mentre si scambiavano una mazzetta da 5 mila euro.
A cura di Davide Falcioni
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Immagine di repertorio
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Nicola Lella, assessore alla nettezza urbana e alla polizia locale del comune di Grumo Appula (Bari), è stato arrestato con le accuse di concussione ed estorsione insieme a un imprenditore locale di 34 anni che aveva in appalto il servizio di raccolta rifiuti nel territorio comunale: i due sono stati osservati dai carabinieri che stavano conducendo le indagini mentre si scambiavano una mazzetta da 5 mila euro. Le indagini sono partite dal danneggiamento – in seguito a un incendio – di un veicolo in uso a una società incaricata della raccolta di rifiuti nel Comune di Grumo Appula, avvenuto la mattina del 24 luglio. L'episodio ha permesso di accertare che l’assessore aveva istigato alcuni operatori ecologici, dipendenti della citata azienda, a non procedere alla raccolta dei rifiuti, incentivando anche uno sciopero collettivo apparentemente connesso a problematiche logistiche interne all’azienda.

Tali condotte, come riportato dagli inquirenti, erano tutt'altro che spontanee. Al contrario, erano manovrate dall’assessore e finalizzate a creare una serie di disservizi per mettere in cattiva luce l’azienda al fine di minacciarne l’interruzione della collaborazione con l’ente comunale. Difficoltà che sarebbero state eliminate se il titolare dell’azienda avesse pagato una somma di denaro o assunto del personale gradito all'assessore. Ieri mattina, all’esito dell’ennesimo incontro con l’imprenditore destinatario delle richieste, si sono anche presentati i carabinieri del Comando Provinciale di Bari i quali, dopo aver assistito al pagamento della tangente, hanno proceduto all’arresto dell’assessore, nonché dell'ingegnere che stava ricevendo 5mila euro, dopo che i due hanno tentato la fuga. Sono stati quindi condotti in carcere a Bari, ove rimarranno in attesa di giudizio.

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