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Bari, morto Mimmo Lerario, chef del ristorante “Ai 2 Ghiottoni”: “Ora siamo più soli”

Il ricordo sulla pagina Facebook del ristorante “Ai 2 ghiottoni” di Bari, dove lo chef “Mimì” lavorava da anni: “Purtroppo è venuto a mancare uno dei nostri chef storici, il grande Maestro Mimmo Lerario. Una persona umile, professionale, gentile, sempre rispettosa, lavoratore onesto e scrupoloso”.
A cura di Susanna Picone
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“Nella giornata di ieri, purtroppo, è venuto a mancare uno dei nostri chef storici, il grande Maestro Mimmo Lerario. Una persona umile, professionale, gentile, sempre rispettosa, lavoratore onesto e scrupoloso”, inizia così il messaggio apparso questa mattina sulla pagina Facebook del ristorante “Ai 2 Ghiottoni” di Bari. Nella giornata di mercoledì è morto lo chef del ristorante e lo staff del locale ha voluto ricordarlo con un messaggio pubblico sui social. “È stato un onore – si legge ancora su Facebook – per noi affidare la cucina del ristorante Ai 2 Ghiottoni alle sue mani sapienti ed esperte. Da oggi siamo tutti un po' più soli, ma continueremo a dare il 100% nel nostro lavoro ogni giorno, con la passione e la voglia di sempre, perché lui avrebbe voluto così. Ciao Mimì!”.

I messaggi di cordoglio sui social: "Persona umile e talentuosa" – Decine i messaggi apparsi sotto al post del ristorante, che ha pubblicato anche una foto dello chef mentre era impegnato nel lavoro che amava. “Una delle persone più umili e talentuose che abbia mai conosciuto. Che peccato”, scrive un utente. “Avevo 6 anni quando mi hai conosciuto e subito mi sono innamorata di te e della tua cucina. Dolcissimo e sorridente con una carezza sempre pronta”, scrive un altro. In tanti sottolineano la bravura di Mimmo Lerario nel suo lavoro ma anche la sua bella persona. “Camicia Hawaiana e sigarette nel taschino: ‘Avita parcheggià?’. Non avrei mai immaginato che mi avrebbe cucinato lo spaghetto ai frutti di mare più buono che io abbia mai mangiato nella mia vita. E io che lo avevo scambiato per un parcheggiatore mi giro e me lo ritrovo vestito da chef”, un altro ricordo apparso su Facebook. Da 12 anni il cuoco, che viveva nel quartiere Carbonara, lavorava nelle cucine del ristorante di Bari, deliziando residenti e turisti con le delizie della gastronomia pugliese.

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