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Baia Imperiale di Gabicce chiusa da Questore: Cinque minori ubriachi sono finiti in ospedale

Una delle più grandi discoteche della riviera adriatica, la Baia Imperiale di Gabicce, si è vista sospendere la licenza per dieci giorni dal questore di Pesaro Michele Todisco. La drastica decisione dopo il caso di cinque minorenni clienti del locale finiti all’ospedale per abuso di alcol dopo una serata di eccessi.
A cura di Antonio Palma
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Neanche il tempo di riaprire per la nuova stagione estiva che per la Baia Imperiale di Gabicce è arrivata l'immediato provvedimento di chiusura per ordine delle autorità. Una delle più grandi discoteche della riviera adriatica, infatti, si è vista sospendere la licenza per dieci giorni dal questore di Pesaro Michele Todisco. La drastica decisione dopo il caso di cinque minorenni clienti del locale finiti all'ospedale per abuso di alcol dopo una serata di eccessi. L'episodio lo scorso weekend, nella notte tra il 4 e il 5 luglio scorsi quando i cinque minorenni sono stati soccorsi fuori dal locale con evidenti malesseri e quindi di condotti in ospedale. Secondo la polizia i cinque aveva consumato alcol, tra cui champagne e vodka, acquistato proprio nel locale così come altri tre che sono stati sorpresi all'esterno con un maggiorenne mentre bevevano un cocktail improvvisato a base di Lemonsoda e vodka, bevande sempre provenienti dal bar della Baia.

Tra i ragazzini coinvolti uno aveva anche una ferita alla fronte inflitta con un corpo contundente e sarebbe stato lasciato a terra sanguinante per lungo. Il locale,  che si è visto sospendere la licenza di pubblico spettacolo e di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, dal suo canto si difende sostenendo che i ragazzini erano già ubriachi e che hanno acquistato le bevande all'esterno del locale. Per la Baia Imperiale però potrebbero scattare anche altre sanzioni visto che nel frattempo la polizia municipale di Gabicce sta predisponendo una relazione da inviare alla prefettura per la violazione delle misure anticovid. Pare che al momento del fatto centinai di persone fossero ammassati senza alcun distanziamento e molti di loro no indossavano nemmeno la mascherina sul volto

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