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Arrivano gli sconti su bus e metro: come ottenerli e chi ha diritto alle detrazioni fiscali

Detrazioni fiscali per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale: con la scorsa legge di bilancio è stata introdotta la possibilità di usufruire di agevolazioni per tutti coloro che acquistano l’abbonamento per i mezzi pubblici locali. Ecco come funziona e a quale sconto si ha diritto.
A cura di Stefano Rizzuti
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Inizia il nuovo anno scolastico e lavorativo e per molti cittadini si riprende con la solita routine e l’utilizzo quotidiano dei mezzi pubblici: dagli autobus alla metropolitana. Ma quest’anno per i contribuenti c’è una buona notizia: le spese per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale si potranno detrarre nella prossima dichiarazione dei redditi, quella che si effettuerà nel 2019. Una agevolazione – con detrazioni Irpef del 19% – che varrà per tutto il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. A ricordare il funzionamento di queste agevolazioni è l’Agenzia delle Entrate, attraverso un post su Twitter: “La legge di bilancio 2018 – si legge – ha introdotto una detrazione Irpef del 19% per le spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, su un costo annuo massimo di 250 euro”.

Le agevolazioni valgono per una spesa massima di 250 euro annui e sono state introdotte dalla scorsa legge di bilancio, approvata al termine della precedente legislatura. La detrazione Irpef del 19% vale per gli abbonamenti e riguarda sia le spese sostenute direttamente dal contribuente per il loro acquisto, sia quelle affrontate per conto dei familiari fiscalmente a carico.

Agenzia delle Entrate spiega ancora sul suo sito che per le detrazioni relative “all’acquisto dell’abbonamento da parte dei cittadini e dei familiari a carico” è necessario conservare sia il titolo di viaggio che la documentazione relativa al pagamento effettuato. Altro aspetto ricordato dall’Agenzia delle Entrate riguarda le spese sostenute dai datori di lavoro: “Non concorrono a formare reddito di lavoro le somme erogate o rimborsate ai dipendenti dal datore di lavoro o le spese sostenute direttamente da quest’ultimo per l’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico del dipendente e dei suoi familiari”.

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