Arezzo, uccide marito col mattarello: “È rimasta per ore con l’uomo in una pozza di sangue”

Dopo aver ucciso il marito col mattarello al culmine dell'ennesima lite, sarebbe rimasta quasi sei ore con l'uomo esanime in casa in una pozza di sangue. È quanto emergerebbe dall‘inchiesta sulla morte di Enzo Canacci, l'uomo ucciso lunedì sera dalla moglie a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo. L'autopsia sul corpo della vittima, come racconta il quotidiano La Nazione, infatti, oltre a confermare che il colpo fatale è stato assestato proprio con lo strumento da cucina, avrebbe collocato il delitto intorno alle 17 del pomeriggio, cioè ben oltre cinque ore prima dell'arrivo della figlia dei coniugi, intorno alle 22.30, che poi ha dato l'allarme.
La moglie della vittima , la 58enne Clara Vannini, avrebbe anche tentato il suicidio con una serie di pasticche e sonniferi ed è stata trovata distesa sul divano quando i carabinieri sono arrivati in casa insieme ai soccorsi. Fortunatamente la quantità e il tipo di farmaci assunti non hanno provocato una grave intossicazione e, dopo i soccorsi medici, la donna è stata trasportata al carcere a Sollicciano con l'accusata di omicidio volontario. "Non ce la facevo più" avrebbe detto la Vannini agli agenti parlando di una situazione di esasperazione e dissapori in casa.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti i due coniugi avrebbero litigato in strada nel pomeriggio, poi probabilmente la lite sarebbe proseguita in casa dove l'uomo sarebbe stato colpito alle spalle nel disimpegno dell'abitazione senza reagire più di tanto, forse per la sorpresa o le condizioni fisiche precarie dopo l'ictus di tre anni fa. Le indagini però proseguono perché il colpo fatale con il mattarello è stato preceduto da altri colpi non mortali e resta da accertare la presenza del foulard stretto intorno al collo dell'uomo.