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Arezzo, gatto morde la padrona e muore: aveva raro virus, Ministero avvia indagini

Il ministero della Salute ha costituito un gruppo tecnico scientifico per approfondire il caso del gatto morto ad Arezzo che era arrivato a mordere la padrona: l’animale è risultato positivo al Lyssavirus, un raro virus riscontrato solo una volta al mondo nei pipistrelli. A titolo precauzionale, le persone che sono state a contatto con l’animale sono state sottoposte a profilassi.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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Sono in corso indagini su quanto accaduto ad Arezzo, dove un gatto è risultato positivo al Lyssavirus, un raro virus diverso dalla rabbia e riscontrato solo una volta al mondo, nei pipistrelli. L’animale, arrivato a mordere la padrona, è morto. Il ministero della Salute, secondo quanto rende noto la Regione Toscana, ha costituito un gruppo tecnico scientifico per approfondimenti sul caso che si è riunito già oggi. Il virus è stato isolato su un campione del gatto dal Centro di referenza nazionale per la rabbia dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie.

Attualmente non ci sono evidenze di trasmissione da animale a uomo – In una nota la Regione spiega che prima di questo caso questo specifico Lyssavirus era stato rinvenuto una sola volta, a livello mondiale, in un pipistrello del Caucaso nel 2002, senza che ne fosse mai stata confermata la capacità di infettare animali domestici o l’uomo. Attualmente, secondo il ministero della Salute, non ci sono evidenze di trasmissione da animale a uomo. Ma intanto, a titolo precauzionale, le persone che sono state a contatto con il felino sono state sottoposte a profilassi. Come il Lyssavirus abbia infettato il gatto domestico resta per ora un mistero.

"Situazione sotto controllo" – La Regione Toscana spiega ancora che dal ministero sottolineano che sulla base di casi simili in altri Paesi, per virus analoghi la capacità di trasmissione dal serbatoio naturale ad un’altra specie rappresenta un evento estremamente limitato, a cui non fa seguito una diffusione epidemica. Gli approfondimenti epidemiologici hanno determinato la costituzione presso il Ministro, di concerto con la Regione Toscana, di un gruppo tecnico scientifico. “Siamo in costante contatto con il Ministero per monitorare la situazione, che è sotto controllo – è quanto ha spiegato l’assessore toscano al diritto alla salute Stefania Saccardi – Questa è la dimostrazione che il nostro sistema funziona bene, perché abbiamo individuato il caso immediatamente e messo subito in atto tutte le misure necessarie”

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