Angelika Hutter scappa dalla comunità e viene travolta, il nonno del bimbo che uccise: “Spero se la cavi”

Resta ricoverata in ospedale in gravi condizioni Angelika Hutter, la 34enne tedesca che nel 2023 travolse e uccise tre persone a Santo Stefano di Cadore, nel Bellunese, e che domenica scorsa è stata a sua volta investita da una Volvo guidata da un 77enne del posto a Ronco dell'Adige, nel Veronese.
La dinamica di quanto accaduto non è ancora del tutto chiara, quello che si sa è che Hutter era scappata dalla struttura “Don Girelli" dove era ospitata dopo essere stata in carcere fino al marzo 2024. Pochi minuti dopo che la giovane donna si è allontanata dalla struttura è stata investita lungo la Provinciale 19 mentre camminava a bordo strada. Angelika Hutter è ora ricoverata in prognosi riservata all'ospedale di Borgo Trento, ha riportato diversi traumi.
“Spero tanto che se la cavi, che possa riprendersi. E sì, anche che provi poi il giusto rimorso per quello che ha fatto. Ma bisogna restare umani: la vita è sempre sacra, e questo vale per ogni vita”, a commentare poche ore dopo la notizia del grave incidente che ha coinvolto la donna è Luigi Antonello, padre e nonno di due delle vittime di due anni fa. Al Gazzettino ha detto che, come nella tragedia di Santo Stefano, anche oggi vede degli “errori”. “All’epoca era subito apparso chiaro che Hutter non fosse in sé, che avesse dei problemi. Per questo non do la colpa a lei per quello che è successo: lei non avrebbe dovuto essere libera di circolare, di guidare, la colpa è di chi glielo ha permesso. Adesso è lo stesso: non sarebbe dovuta essere per strada”. Se la prende con lo Stato, le istituzioni e le leggi che non funzionano: “Angelika Hutter sarebbe dovuta essere in carcere e, in carcere, non le sarebbe successo niente”.
Il 6 luglio 2023 un'Audi nera guidata dalla cittadina tedesca piombò a 80 chilometri all'ora sul marciapiede di Santo Stefano di Cadore (Belluno), dove stava passeggiando una famiglia. Morirono tre persone: Marco Antonello, di 47 anni, suo figlio di due anni e la nonna di 65 anni, Maria Grazia Zuin. Hutter non disse mai nulla.
Per la strage di Santo Stefano di Cadore la donna aveva patteggiato 4 anni e 8 mesi e stava attualmente scontando la pena nella struttura da cui è scappata. Secondo quanto ricostruito dalla struttura, durante una pausa pomeridiana Hutter è entrata dentro una siepe e ha scavalcato la recinzione. Loro hanno avvertito il Tribunale di Sorveglianza e i Carabinieri, poi hanno saputo dell'incidente.