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Andrea muore a 12 anni dopo tre accessi in pronto soccorso: versamento pleurico ma mandato a casa

L’autopsia condotta dal medico legale sul piccolo Andrea Vincenzi ha stabilito che è stato vittima di un grave versamento pleurico causato da un’infezione da polmonite. Il 12enne si era rivolto tre volte al pronto soccorso di Chivasso ma era stato rimandato a casa con cura antibiotica.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio
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Vittima di un grave versamento pleurico causato da un'infezione da polmonite che lo ha portato a una insufficienza respiratoria, così è morto il piccolo Andrea Vincenzi, il bambino di 12 anni deceduto all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino nella notte tra il 21 e il 22 febbraio scorso dopo ben tre accessi in pronto soccorso a Chivasso. Lo ha stabilito l'autopsia condotta dal medico legale Alessandro Marchesi per conto della procura di Ivrea che indaga sui fatti. L'esame post mortem ha dunque conformato il sospetto di polmonite, come era emerso anche durante le visite in ospedale, ma nessuno si sarebbe accorto del versamento così esteso.

Nei tre accessi in pronto soccorso tra il 19 e il 21 febbraio, i medici avevano capito che il baby calciatore aveva una polmonite ma lo avevano rimandato a casa con una cura antibiotica, ritenendo il caso non grave. Il piccolo paziente era stato sottoposto a controlli ed esami diagnostici che però non avrebbero evidenziato la gravità della situazione emersa invece dall'autopsia. L'esame medico legale ha fatto emergere una situazione così grave da aver portato un polmone a pesare solo 100 grammi. Una condizione che ha portato il minore a una grave insufficienza respiratoria e alla morte.

Secondo l'Asl To4, che ha ricostruito quanto accaduto all'ospedale di Chivasso, "Vi sono stati due accessi il 19 febbraio (uno breve nella notte e uno nella mattinata) e un accesso il 21 febbraio con osservazione in pediatria".  "Fin dal primo accesso nella notte del 19 febbraio è stata prescritta terapia antibiotica appropriata rispetto al microrganismo interessato" ha riferito il dottor Fabio Timeus, direttore della pediatria di Chivasso, aggiungendo: "Nella mattinata del 19 febbraio e nella giornata del 21 febbraio sono stati eseguiti esami ematochimici e strumentali relativi alla situazione clinica. Il 21 febbraio, gli esami e le condizioni cliniche stabili hanno consentito la dimissione a domicilio con una terapia appropriata. In ogni caso, siamo profondamente addolorati e ci uniamo al dolore della famiglia”.

Resta da capire se la situazione si sia aggravata repentinamente o se qualcosa non abbia funzionato negli esami e nella diagnosi medica. Nei prossimi giorni arriveranno anche gli esiti degli esami istologici che daranno un quadro più completo ai pm che per ora ipotizzano il reato di omicidio colposo ma a carico di ignoti e dunque senza indagati.

Intanto, dopo l'autopsia, la salma del piccolo Andrea è stata restituita ai familiari che hanno già organizzato i funerali. Le esequie si svolgeranno sabato mattina a partire dalle 10 allo stadio Bertolini di Gassino. La famiglia ha anche organizzato una veglia di preghiera per venerdì primo marzo nella chiesa parrocchiale “Santi Claudio e Dalmazzo” di Castiglione Torinese.

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