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Almeno 600 persone sono morte sul lavoro a causa del Covid

L’Inail, in un report pubblicato oggi, rivela che sono 600 le vittime di Covid che hanno contratto il virus sul posto di lavoro dall’inizio della pandemia. Sono 49 solo nel mese di aprile. Le infezioni di origine professionale sono quasi duecentomila. Si vede, però, l’effetto della vaccinazione, con i casi tra il personale sanitario che sono diminuiti negli ultimi mesi ai livelli della scorsa estate.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Più di seicento persone sono morte dopo aver contratto il Covid sul posto di lavoro. I dati dell'Inail, pubblicati oggi, rivelano l'andamento delle infezioni da coronavirus che si sono verificate durante l'impiego: dall'inizio della pandemia – quindi dal febbraio dello scorso anno – sono state 171.804 le infezioni di origine professionale segnalate all'Inail, ovvero il 4,3% dei contagi totali registrati in Italia, di queste, 600 hanno avuto esito mortale. I dati dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro sono aggiornati allo scorso 30 aprile, a poco più di un anno dall'inizio della pandemia, ed evidenziano i cambiamenti che ci sono stati da allora ad oggi. Soprattutto per quanto riguarda le persone che si infettano.

Nell'ultimo trimestre, tra febbraio e aprile del 2021, l'effetto dei vaccini è stato evidente per le classi di lavoratori a cui è stato somministrato. Infatti l'incidenza dei casi di infezione da Covid tra il personale che opera nei settori della sanità e dell'assistenza sociale è tornata ai livelli dell'estate del 2020, scendendo sotto la soglia del 55% del totale dei casi registrati sul posto di lavoro. In altri settori, invece, l'incidenza dei contagi è salita notevolmente: i trasporti, i servizi di alloggio e ristorazione, il commercio e i servizi di informazione e comunicazione. In totale raccolgono un quarto delle infezioni di origine professionale tra febbraio e aprile di quest'anno, contro il 6% della prima ondata, il 18% del periodo estivo e l'8% della seconda ondata.

Le vittime totali sono, appunto, 600. La maggior parte dei decessi da Covid legati a un'infezione sul posto di lavoro è concentrata soprattutto tra marzo e maggio del 2020. Nei mesi della prima ondata, con il lockdown totale e l'impreparazione alla violenza della pandemia, hanno perso la vita il 58,2% delle vittime sul lavoro. La tendenza, però, non è diminuita particolarmente. Basti pensare che ad aprile sono stati 49 i morti di Covid che avevano contratto il virus sul lavoro.

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