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Alluvione Emilia Romagna 2023

Alluvione Emilia Romagna, in fila per l’antitetanica: “Stiamo ricevendo una risposta grandissima”

Secondo l’Ausl Romagna, in tutta la regione hanno scelto liberamente di aderire alla campagna straordinaria oltre 4.900 persone. Fanpage.it è stata nei centri vaccinali di Ravenna e Forlì. “Stiamo ricevendo una risposta grandissima”
A cura di Beppe Facchini
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Procede spedita la campagna vaccinale straordinaria in Emilia Romagna, dopo l'ondata di maltempo e le alluvioni che si sono abbattute sulla regione nelle scorse settimane. Diverse aziende sanitarie locali, da Bologna a Rimini, hanno deciso di organizzare giornate dedicate alla vaccinazione delle popolazioni maggiormente colpite: fra acque stagnanti e fango,i rischi per la salute sono evidenti.

Nei giorni scorsi è così partita la campagna straordinaria prima di tutto in Romagna: l'Ausl, dopo aver consegnato a tutti i cittadini un vademecum con indicazioni e norme di comportamento suggerite ai residenti nelle zone alluvionate e ai volontari coinvolti, ha cominciato con delle giornate ad accesso diretto, senza prenotazione, per il vaccino contro il tetano. Scegliere di farlo è facoltativo. “Esclusivamente per Conselice c'era questa situazione di acqua stagnante, che non riusciva ad essere eliminata, con condizioni igienico-sanitarie più difficili da garantire, ed è stato proposto anche il vaccino per l'epatite A, che è andato molto bene” spiega la dott.ssa Giulia Silvestrini, dirigente medico del Dipartimento di Sanità Pubblica di Ravenna. Al Cmp, il Centro di Medicina e Prevenzione dell'Ausl Romagna, il via vai è continuo, anche se i numeri maggiori si sono registrati la scorsa settimana, durante la prima giornata con le porte degli ambulatori aperte liberamente.

Secondo i dati forniti dall'Ausl Romagna, in tutta la regione, al 29 maggio, si sono già vaccinati in oltre 4.900. Volontari e residenti di interi quartieri alluvionati, che anche se non toccati direttamente dalla devastazione dell'acqua, hanno un vicino o un parente al quale serve una mano per provare a ripartire. “Sta andando in maniera stupefacente", commente la dottoressa Silvestrini. "Stiamo avendo una risposta grandissima”.

“Giusto farlo” è la risposta principale di tutti gli intervistati durante il giro di Fanpage.it all'interno del Cmp romagnolo. “Siamo stati e andremo ancora a Conselice, andremo a Castel Bolognese, Solarolo, Sant'Agata, prosegue Silvestrini, quindi andremo in tutti quei paesi più interessati dal fenomeno alluvionale, cercando di dare risposte a tutti. Anche a chi non si può muovere dal proprio comune. Abbiamo delle sedute programmate fino a metà della prossima settimana, poi vedremo. Se c'è ancora tutta questa richiesta cercheremo di mantenere, altrimenti torneremo ai canali ordinari che comunque prevedono la vaccinazione antitetanica gratuita, tramite il Cup. Si tratta di una vaccinazione non obbligatoria, proposta da sempre perché effettivamente il tetano è ovunque", conclude la dirigente di Ravenna".

"Adesso ne stiamo parlando tanto perché c'è contaminazione dell'acqua, il terreno è classicamente contaminato dalle spore del tetano, e quindi possiamo avere più facilmente contatto col tetano. Però anche fare giardinaggio, in situazioni di normalità, espone allo stesso rischio. Una puntura con una rosa o un graffio con un ferro arrugginito, il tetano c'è, la spora c'è, quindi è qualcosa che è bene fare. In questo momento lo facciamo perché c'è un rischio maggiore, ma andrebbe fatto ogni dieci anni, sempre, per tutta la vita”.

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