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Covid 19

Aifa: “La gente ha comprato l’idrossiclorochina, ma sulla sua inutilità il consenso è unanime”

“La tendenza agli acquisti privati” di farmaci durante la pandemia di Covid-19 “mostra alcuni aumenti e mostra persino che l’idrossiclorochina la gente se l’è comprata da sola”, ha spiegato il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini, che ha aggiunto che “nella comunità scientifica internazionale c’è consenso sulla sostanziale inutilità del farmaco”.
A cura di Susanna Picone
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Durante l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Coronavirus la gente si è comprata da sola l'idrossiclorochina, anche se si tratta di un farmaco che non funziona contro il virus. A parlare dell’inutilità dell’idrossiclorochina è l’Aifa, l’Agenzia italiana del Farmaco, attraverso il direttore generale Nicola Magrini. "La tendenza agli acquisti privati" di farmaci durante la fase dell'emergenza Covid-19 "mostra alcuni aumenti e mostra persino che l'idrossiclorochina la gente se l'è comprata da sola", avendo anche "costi irrisori”, ha spiegato aggiungendo di sperare che questo sia accaduto solo nelle prime fasi dell’emergenza. Magrini ha parlato di idrossiclorochina commentando alcuni dati emersi oggi alla presentazione del Rapporto sull'uso di farmaci durante l’epidemia.

Aifa: posizioni su idrossiclorochina omogenee in tutto il mondo

"Le posizioni sull'idrossiclorochina sono omogenee in tutto il mondo oggi. A parte acuti politici, nella comunità scientifica internazionale c'è consenso sulla sostanziale inutilità del farmaco. Su alcune posizioni politiche non mi soffermo, ma sui metodi e gli approcci appare importante sentirsi parte della comunità internazionale e l'Italia credo abbia figurato bene", ha sottolineato il direttore generale dell’Aifa, che ha poi aggiunto: "Una riflessione su una maggior capacità di fare ricerca internazionale potrebbe essere utile. Ritengo che tutti hanno guardato alle proprie emergenze e poco al di là del confine. Alcune volte invece era dalla visione europea e internazionale che si trovava conforto, come ad esempio è successo per l’idrossiclorochina”. Tra i tanti che negli ultimi mesi hanno parlato di idrossiclorochina c'è, come è noto, il presidente americano Donald Trump che proprio nelle scorse ore ha dichiarato che "molti medici pensano che l'idrossiclorochina accoppiata con lo zinco e forse l'azitromicina abbia un enorme successo".  "Come sapete l'ho presa per un periodo di 14 giorni. E come sapete sono qui", ha aggiunto il presidente americano.

Durante la pandemia garantite cure ai malati cronici

Magrini ha poi detto che le terapie croniche sono rimaste sostanzialmente stabili anche durante la pandemia di Covid-19: un calo sul fronte terapie per i cronici "sarebbe stato fonte di preoccupazione – ha detto – invece è emersa una sostanziale stabilità, indicativa della capacità del sistema di reagire”. Nei tre mesi più duri della pandemia c'è stato da parte di Aifa "uno sforzo nella gestione delle carenze che erano motivo di preoccupazione e si è agito per l'estensione dei piani terapeutici per i malati cronici per evitare loro di dover andare in ospedale" durante l'emergenza, "per le prescrizioni dei farmaci. Abbiamo infine avviato un monitoraggio real time di cui questo rapporto mostra i risultati".

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