Aggressione omofoba a Pescara, in 7 picchiano 25enne: passeggiava mano nella mano col fidanzato

Prima gli insulti, poi una discussione e infine i pugni in faccia. Un ragazzo di 25 anni ha denunciato un’aggressione avvenuta qualche sera fa a Pescara. La sua “colpa”? Essere gay a quanto pare, e passeggiare insieme al fidanzato, un ventiduenne del posto, come una qualsiasi coppia mano nella mano. A dar notizia dell’accaduto è il quotidiano abruzzese Il Centro, secondo cui a picchiare Luca – nome di fantasia – sono stati sette giovani dal marcato accento locale, fra i quali una ragazza, che si sono dati alla fuga dopo la violenza avvenuta giovedì sera.
Il giovane è finito in ospedale con una frattura della mascella – Luca è stato picchiato sul lungomare vicino la Nave di Cascella, sulla riviera dirimpetto ai giardinetti di piazza Primo Maggio. Ex studente universitario alla D'Annunzio residente fuori regione, il giovane è finito in ospedale. La scarica di pugni gli ha provocato la frattura della mascella sinistra. Il fidanzato, invece, è rimasto illeso.
Il ragazzo picchiato perché gay: "I miei aggressori mi fanno pena" – “Non perdono i miei aggressori, mi fanno solo tanta pena”, le parole del venticinquenne aggredito dal branco secondo la ricostruzione del quotidiano. A quanto ricostruito, i due giovani fidanzati stavano passeggiando mano nella mano ed erano diretti verso casa quando hanno incontrato il gruppo di aggressori. L’aggressione omofoba è avvenuta nelle stesse ore in cui nel Circolo Aternino si svolgevano gli appuntamenti di Abruzzo Pride, culminati sabato con la sfilata.