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Incidente Frecce Tricolori, ipotesi bird strike: cosa può essere successo secondo l’ex pilota militare

Intervistato da Fanpage.it, l’ex pilota militare Danilo Recine ha provato a fare chiarezza sulle ipotesi, tra cui quella del “bird strike”, dello schianto della Freccia Tricolore a Torino del 16 settembre.
Intervista a Danilo Recine
Ex pilota militare, comandante di airbus e vicepresidente di Anpac
A cura di Enrico Spaccini
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La carcassa dell'aereo delle Frecce Tricolori precipitato a Torino (foto della coda da Luna Nuova - Facebook)
La carcassa dell'aereo delle Frecce Tricolori precipitato a Torino (foto della coda da Luna Nuova – Facebook)

La Freccia Tricolore ‘Pony 4' del capitano Oscar del Do è precipitata nel tardo pomeriggio di oggi, 16 settembre, nelle vicinanze dell'aeroporto di Caselle a Torino. Nello schianto è stata coinvolta un'auto nella quale si trovava una bambina di 5 anni, deceduta poco dopo. Erano in corso le prove per lo spettacolo previsto per domani in occasione del centenario dell'Aeronautica militare quando il velivolo ha perso quota finendo per schiantarsi. Intervistato da Fanpage.it, l'ex pilota militare Danilo Recine, oggi comandante di airbus e vicepresidente di Anpac, ha spiegato quali potrebbero essere state le cause del malfunzionamento che ha causato l'incidente.

Quali possono essere le cause principali di un incidente di questo tipo?

Dal video si vede chiaramente che il velivolo a un certo punto si distanzia dal resto della formazione e scende. Quindi, probabilmente, c'è stata una perdita di potenza al motore. Quel tipo di aereo ha un solo motore, perciò se quello perde velocità per qualsiasi motivo, il velivolo cade. Le cause della perdita di potenza verranno chiarite una volta recuperato quel che resta dell'aereo e con la testimonianza del pilota.

Una delle ipotesi più accreditate parla di ‘bird strike', in cosa consiste?

Nelle immagini che sono state pubblicate appena dopo l'incidente non riesco a vedere nessuno stormo di uccelli, ma forse perché è lontano. Comunque sia, il tema degli uccelli è sempre esistito, sono una minaccia per il traffico aereo in generale. È un problema che coinvolge anche l'aviazione civile, ma se un uccello finisce contro un motore di un aereo c'è l'altro in grado di sostenerlo.

In aerei come quelli usati dalle Frecce Tricolori, che hanno un solo motore, è diverso. Infatti, i piloti hanno sempre il seggiolino eiettabile, così in caso di pericolo abbandonano il velivolo.

Quando può essersi reso conto il pilota che c'era qualcosa che non andava?

Dal video pare che gli aerei fossero già in formazione, tutti in volo e anche a una certa quota. La pattuglia decolla in due sezioni, si muovono tutti insieme e dopo un po' si ricongiungono. Per quello che ho visto, mi è sembrato che fossero già tutti alti, anche se non si capisce bene. Comunque quando è avvenuto l'incidente non cambia molto.

Si vede il momento in cui la seconda parte della formazione si distanzia. È evidente che il pilota ha comunicato agli altri cosa stava accadendo. È previsto che ci sia un altro velivolo della Formazione che assista il velivolo che ha dei problemi e ci si separa per evitare ulteriori danni.

L'ex pilota militare Danilo Recine
L'ex pilota militare Danilo Recine

Non si effettuando dei controlli al motore prima del decollo?

Se ci sono problemi tecnici al motore, ce se ne accorge solo in fase di decollo. Fino a una certa velocità, se succede qualcosa, con i velivoli civili possiamo fermarci, ma superata quella dobbiamo andare in volo perché non c'è pista sufficiente per atterrare e comunque abbiamo due motori.

L'aereo militare, se non si ferma in pista, se succede qualcosa a un certo punto deve lanciarsi. Da quello che si vede, in questo caso ha atteso a bordo fino all'ultimo momento possibile.

Secondo lei perché ha aspettato?

È probabile che abbia provato a tenere in aria il velivolo il più possibile, poi però si è dovuto lanciare. Quella è una zona in cui ci sono delle case e ha dovuto assecondare la perdita di potenza e, quindi, anche di quota. Ha aspettato a bordo proprio fino all'ultimo momento possibile.

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