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Ad Ingria, in Piemonte, si torna a stampare (e usare) la lira: “Così aiutiamo chi è in difficoltà”

Nel piccolo comune di Ingria, in Piemonte, l’amministrazione comunale ha consegnato ai 45 residenti delle banconote di una nuova moneta locale, ribattezzata “lira ingriese” che, spiegano, “non è moneta corrente, è fatto tutto nel rispetto delle leggi”. Si tratta di buoni acquisto dal valore di 50 euro spendibili solo nei negozi convenzionati della val Soana, nei comuni di Ingria, Ronco e Valprato: “Ennesimo sprono a tener duro, come noi gente di montagna sappiamo fare”.
A cura di Ida Artiaco
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In Piemonte c'è un piccolo comune, quello di Ingria, alle porte del Parco nazionale del Gran Paradiso, dove risiedono solo 45 anime, dove si è tornati a stampare e usare la lira. Si tratta, in realtà, di una nuova moneta, ribattezzata "lira ingriese" che, come spiega l'amministrazione locale, "non è moneta corrente, è fatto tutto nel rispetto delle leggi". Le banconote, che assomigliano agli euro e che i cittadini si sono trovati nella buca delle lettere insieme con gli auguri di Natale, sono dei buoni acquisto dal valore di 50 euro spendibili solo nei negozi convenzionati della val Soana, nei comuni di Ingria, Ronco e Valprato.

"Da tempo come amministrazione avevamo in programma un provvedimento per poter intervenire in aiuto alle famiglie residenti nel nostro Comune. Credo che non vi fosse momento più appropriato che le festività Natalizie di questo surreale e difficile anno per rendere esecutiva l’iniziativa", ha spiegato alla stampa locale il sindaco Igor De Santis, neo eletto alla Vicepresidente dell’Uncem piemontese. Il primo cittadino ha anche sottolineato che "l’idea di emettere dei buoni acquisto nella misura di 50 euro a cittadino, simpaticamente e iconicamente rappresentanti delle ipotetiche banconote di Ingria da 10 e 20 “Lire Ingriesi” (10 e 20 euro) vuole sottolineare l’unità e la rappresentanza delle nostre Terre Alte: un ennesimo sprono a tener duro, come noi gente di montagna sappiamo fare. La volontà è quella di continuare anche in futuro con interventi diretti, concreti e con ricaduta immediata come questo, in parallelo con politiche di progettualità più a lungo termine".

Le singole banconote, tuttavia, sono da spendere in un’unica soluzione perché essendo una moneta non riconosciuta è impossibileconsegnare  il resto. "Ringrazio tutta l’amministrazione e i dipendenti che hanno lavorato con grande impegno per rendere possibile questa iniziativa: lo scopo è sicuramente quello di poter creare un doppio beneficio economico per i residenti e per gli esercizi commerciali della Valle Soana dove è possibile usufruire della moneta di Ingria", è stato invece il commento de consigliere comunale Federico Bianco Levrin, responsabile per il Turismo.

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