2.536 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Anche per gli insegnanti arrivano gli aumenti: fino a 200 euro in più in busta paga

In un’intervista al Messaggero, il ministro dell’Istruzione ha annunciato il rinnovo dei contratti degli insegnanti in servizio nelle scuole pubbliche. Il rinnovo porterà aumenti fino a 200 euro lordi al mese in busta paga.
A cura di Charlotte Matteini
2.536 CONDIVISIONI
Immagine

Sul finire della legislatura, il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, ha siglato il nuovo contratto riservato a circa 240mila dipendenti statali e dato dunque il via all'aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici bloccati da circa 10 anni. Per i dipendenti pubblici, però, le novità sembrano non finire qui: per quanto riguarda il corpo degli insegnanti, il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli ha annunciato l'arrivo del rinnovo dei contratti, rinnovo che porterà nelle tasche dei docenti italiani fino a 200 euro in più in busta paga. "Sul contratto per la scuola e l'università ci vedremo martedì con i sindacati, e lavoriamo per un rinnovo in tempi i più rapidi possibile. Lavoriamo per trovare una soluzione per tutto il comparto, presidi compresi. La scuola, come tutto il settore del pubblico impiego, ha un contratto fermo da nove anni e dopo gli statali ora tocca a tutta la filiera della conoscenza", ha dichiarato la titolare del Miur al Messaggero.

"Nella legge di stabilità, come ha detto la ministra Madia, ci sono i soldi per i contratti e lo chiuderemo presto. Inoltre per la valorizzazione del personale docente abbiamo costituito un fondo da 10 milioni per il 2018, venti per il 2019 e trenta per il 2020. Così come per i dirigenti scolastici l'armonizzazione con la retribuzione dei dirigenti della pubblica amministrazione grazie ad uno stanziamento di 90 milioni di euro", ha proseguito il ministro dell'Istruzione. In busta paga, dunque, gli insegnanti troveranno fino a 200 euro lordi in più al mese, un aumento integrato dagli incentivi legati al merito e al bonus Renzi.

Per quanto riguarda il problema delle maestre diplomate, la ministra sostiene si tratti di un "tema antico che tocca a noi risolvere dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato. Il 4 abbiamo una riunione e vedremo. La sentenza tuttavia non ha effetti immediati sulle situazioni giuridiche soggettive dei docenti diplomati. La decisione serve per uniformare i giudizi dei vari Consigli in vista delle future sentenze. Nell'attesa il mio ministero il 27 dicembre ha istruito una nota per l'Avvocatura dello Stato per avere un'interpretazione sulla sentenza che si esprima anche sulle situazioni già consolidate".

"Non c'è dubbio che sono stati fatti molti errori nella modalità con la quale si è arrivati a proporre la Buona scuola. Soprattutto sul lato del confronto e del dialogo sia con le parti sociali che con i docenti e gli studenti. Ho cercato di lavorare per rimettere al centro tutta la filiera della conoscenza come elemento importante non per uno schieramento ma per tutto il Paese", ha concluso il ministro.

2.536 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views