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Alba Dorata, un militante racconta: “Ci addestravano sgozzando gli agnelli”

Alcuni militanti venivano addestrati all’uso dei coltelli in combattimento: ad esempio, sgozzando agnelli in un allevamento, per imparare a colpire la carotide nel modo giusto…
A cura di Davide Falcioni
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Il giro di vita all'interno dell'organizzazione politica di estrema destra Alba Dorata sta portando quotidianamente alla luce dettagli inquietanti. Un testimone, ex militante, ha raccontato sotto interrogatorio alcuni metodi di addestramento: "I membri di Alba Dorata ci insegnavano le arti marziali e tenevano corsi di arrampicata e di utilizzo delle armi, soprattutto coltelli. L'istruttore si chiamava Nick Miho ed insegnava a neutralizzare gli avversari tramite l'uso dei pugnali. Per questa ragione venivano organizzati corsi all'interno di un allevamento di agnelli, dove ci insegnavano a colpire gli animali alla carotide". Queste tecniche di combattimento naturalmente dovevano servire ad essere utilizzate in caso di scontri con avversari politici.

Il testimone, che si trova sotto protezione e di cui dunque non è nota l'identità, ha anche raccontato altri dettagli sull'indottrinamento ideologico: "Eravamo vittime di un autentico lavaggio del cervello – ha spiegato ai magistrati greci -. Ci è stato insegnato il saluto nazista ed era pratica comune tatuarsi il simbolo delle SS, la svastica o il Tottenkotf (la testa di morto, simbolo delle SS) in parti del corpo ben visibili. Gli ‘ufficiali' di Alba Dorata inoltre erano obbligati ad acquistare libri come il ‘Mein Kampf' di Hitler, il diario di Goebbels e altri come i ‘Protocolli di Sion'".

Nei giorni scorsi un'altra testimonianza rivelatrice dei metodi del partito neonazista greco è stata raccolta dalla Bbc. Una donna – di cui ovviamente non è noto il nome – ha raccontato di essersi avvicinata ad Alba Dorata dopo essere stata molestata da un uomo. “Sono andata nella loro sede, ho visto spranghe e scudi. Tutti i presenti si sono alzati in piedi quando è entrato il leader, che ha iniziato a organizzare il pestaggio di gay e persone di colore. Io ho illustrato il mio caso. Un membro del partito mi ha avvicinato e mi ha fatto un'offerta: per 300 euro avrebbe rotto il braccio a chi indicavo, per 1.000 gli avrebbe incendiato l'auto e per 1.500 gli avrebbe fatto fare un mese di ospedale. Non volevo niente di tutto ciò, così lui mi ha avvisato: ‘Se racconti a qualcuno questa conversazione ti brucio viva'”.

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