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Aereo caduto: “Lampo di calore registrato al momento dell’incidente”

Al momento dell’incidente dell’aereo russo nel Sinai, un satellite Usa ha registrato un lampo di calore. Secondo indiscrezioni, dalle scatole nere emergono suoni anomali prima dello schianto.
A cura di Susanna Picone
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AGGIORNAMENTO: Dei suoni anomali sarebbero stati registrati dalla scatola nera del volo Metrojet precipitato sabato scorso in Egitto pochi minuti prima dello schianto. A rivelarlo ai media locali è stato un funzionario del ministero per l'Aviazione Civile egiziana che ha preteso l'anonimato. "A giudicare dalla registrazione a bordo si è creata per l'equipaggio una situazione improvvisa e inaspettata e di conseguenza i piloti non sono riusciti ad inviare un segnale di aiuto" ha raccontato la fonte parlando di non meglio specificati "suoni di fondo anomali per un volo regolare". La natura e l’origine di questi suoni ovviamente restano da accertare e maggiori dettagli si sapranno solo dopo un'accurata analisi delle scatole nereal Cairo. La comparazione tra i dati contenuti nel registratore dei parametri di volo e in quello dei suoni in cabina infatti potrebbe finalmente chiarire se si sia trattato di un incidente oppure di un attentato. Un'altra fonte citata dall'agenzia russa Itar-Tass intanto ha raccontato che degli "elementi che non facevano parte dell'aereo" sono stati trovati sul luogo della tragedia e sono stati "inviati per essere esaminati".

Un satellite americano, dotato di telecamere all'infrarosso, in orbita sulla verticale della penisola egiziana del Sinai al momento in cui è precipitato l'Airbus A321 della russa Metrojet ha “rilevato un lampo di calore”. A dirlo è la Cnn che cita un funzionario americano informato degli ultimi sviluppi sulla tragedia che sabato scorso ha causato 224 morti, tutte le persone a bordo dell’aereo. Visto il tipo di ripresa, satellitare ossia da una grande altitudine che schiaccia ogni prospettiva, non è ancora chiaro se questo “lampo” si sia verificato a mezz'aria, alimentando l'ipotesi dell'esplosione di una bomba a bordo o di un problema a un motore che avrebbe preso fuoco, o sul terreno, fornendo elementi a quella considerata minoritaria di un missile lanciato da terra. Missile che solo un esercito statuale può avere per abbattere un aereo che vola a quasi 10.000 metri. Miles O’Brien, esperto di aviazione, ha detto alla Cnn che il numero dei lampi è determinante: “Se ne è stato rilevato uno solo , questo in qualche modo potrebbe allontanare l'ipotesi del lancio di un missile e portare all'idea di un'esplosione a bordo dell'aereo”.

Usa e Russia non escludono l’attentato terroristico – Già ieri, intanto, Russia e Usa hanno fatto sapere di non poter escludere la pista del terrorismo. “Non viene esclusa nessuna pista, neppure quella dell’attacco terroristico”, ha detto il  portavoce russo Dmitry Peskov. A confermarlo anche il direttore della National Intelligence Usa, James Clapper: “Non abbiamo ancora prove dirette di un coinvolgimento di terroristi, ma non lo escludo”.

La compagnia in difficoltà economiche – Nel frattempo dalle indagini sarebbe emerso che la società aveva dei problemi. A quanto pare Kogalmavia, la compagnia proprietaria di Metrojet, non pagava lo stipendio ai piloti e a tutto lo staff da due mesi. La famiglia di Serghei Trykhackyov, copilota del volo 7K9268, che poco prima di decollare chiamò la figlia per dire che “l'aereo lasciava molto a desiderare”, ha rivelato al britannico Daily Telegraph che l'ultima busta paga ricevuta a settembre era quella di luglio.

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