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Adinolfi: “Il mio sogno? Il 100% di obiettori di coscienza sull’aborto”

Durante la scorsa puntata de La Zanzara in onda su Radio24, Mario Adinolfi ha parlato della sua candidatura a sindaco di Roma. La discussione però si è focalizzata sull’aborto, con Adinolfi che parla del suo sogno e auspica che prima o poi tutti i medici diventino obiettori di coscienza, cosicché le donne non possano più abortire.
A cura di Charlotte Matteini
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Il gender, l'aborto, i falsi miti del progresso. Nonostante Mario Adinolfi sia candidato sindaco di Roma, non ha alcuna intenzione di parlare di buche in strada e delle soluzioni ai problemi pratici che ogni giorno i romani sono costretti ad affrontare. "Il Sindaco non si occupa di buche, ma della visione d'insieme", ha dichiarato ieri sera a La Zanzara di Radio 24. Cos'è che ha in mente Mario Adinolfi per Roma, quindi? Far sì che le donne non abortiscano, papale papale. E in quale maniera vorrebbe impedirlo? Inizialmente Mario sostiene che non appena diventerà sindaco di Roma utilizzerà i fondi a sua disposizione per dare un aiuto economico che possa incentivare la natalità, oltre a finanziare i centri di aiuto per la vita in modo da disincentivare il ricorso all'aborto.

Il suo sogno più recondito? Che tutti i medici diventino obiettori cosicché le donne non possano più abortire. L'ha detto a David Parenzo, papale papale: "Davanti all'ingerenza veramente vergognosa del Consiglio d'Europa io dico che poiché in Italia non esiste un caso in cui una donna non sia riuscita ad abortire, mentre 105.000 donne sono riuscite ad ottenere l'interruzione di gravidanza, il mio auspicio è che i medici, rispettando il giuramento di Ippocrate, non pratichino più aborti e quindi diventino tutti obiettori di coscienza".

"Io chiedo il 100% di obiettori di coscienza". E se tutti diventano obiettori, come fa poi una donna ad abortire? Alla domanda, Adinolfi risponde che il suo auspicio è che più nessuna donna abortisca. "Se tutti sono obiettori, sarebbe un casino, sarebbe impossibile abortire per le donne", fa notare Parenzo. "E io sono appunto lieto che ci sia questo casino". E quindi, se una donna va dal medico e questo gli dice che sono tutti obiettori, la donna che fa? "Non abortisce, questo è perfetto, sarebbe una soluzione". Di fatto sarebbe costretta dallo Stato a non abortire. "Costretta, insomma: sarebbe costretta a ragionare, quello sì". Quindi una donna che abortisce non ragione? "Molto spesso le ragioni dell'aborto sono molto futili e superficiali".

David Parenzo a quel punto insiste: "La gente scopa, anche fuori dal matrimonio. Succede che, per imprudenza, e l'impudenza non è un delitto, la donna rimane incinta ma quel bambino non lo vuole. Che fa a quel punto, quindi?", Mario Adinolfi risponde, tranchant: "Lo deve avere quel bambino, lo deve avere perché è una vita e non ha diritto di interromperla".

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