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Allarme pomodorini a scuola: analisi escludono batteri. Gli accertamenti dopo i malori a Modena

I risultati comunicati dall’Ausl di Modena dopo i tantissimi casi nelle scuole primarie in Emilia Roamgna: 132 bambini e 7 insegnanti si erano sentiti male dopo aver consumato a merenda i pomodorini che facevano parte del progetto ‘Frutta e verdura a scuola’ proposto dal Ministero dell’Agricoltura.
A cura di Biagio Chiariello
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Non sono state trovate tracce di tossina di origine batterica o contaminanti chimici nei pomodorini mangiati da un centinaio di scolaretti e da alcuni docenti di diverse scuole del Modenese che si sono sentiti male nella mattinata di giovedì 9 maggio. Altri casi erano stati comunque segnalati in istituti dell'Emilia-Romagna (e delle Marche), come a Cesena, Forlì, Rimini e Faenza.

I campioni dei prodotti (che facevano parte del progetto ‘Frutta e verdura a scuola' proposto dal Ministero dell'Agricoltura) sono stati consegnati all'Istituto zooprofilattico della Lombardia ed Emilia-Romagna e al laboratorio Arpae di Ferrara per un ampio spettro di ricerche.

Oggi sono arrivati i primi risultati delle analisi: nessuna tossina di origine batterica o contaminanti chimici. Lo conferma un comunicato arrivato dall’Ausl di Modena.

"A seguito delle segnalazioni di episodi di tossinfezione alimentare registrati in alcune scuole primarie della Regione Emilia-Romagna partecipanti al Programma ‘Frutta e verdura nelle scuole’ – recita la nota dell’azienda sanitaria -, è emerso il probabile legame con il consumo di pomodorini. È stata richiesta la immediata sospensione della somministrazione del prodotto e i competenti servizi dei Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Ausl interessate, tra cui Modena, hanno effettuato gli opportuni controlli, comprensivi di campionamento dei pomodorini”.

Inoltre sono risultati nella norma i valori riferiti ad altri possibili contaminanti chimici quali rame ed altri metalli, zolfo, istamina e prodotti fitosanitari.

“Si ricorda che i bambini delle scuole modenesi oggetto dell’indagine epidemiologica dell’Ausl – conclude il comunicato -, per un totale di 4 istituti, erano 132, cui si aggiungevano 7 insegnanti; tutti avevano sviluppato per lo più sintomi lievi a livello gastrointestinale”.

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