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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

L’esercito israeliano ha annunciato una “pausa tattica” nel Sud di Gaza per “scopi umanitari”

L’esercito israeliano ha annunciato una “pausa tattica” nel Sud di Gaza “per scopi umanitari”, facendo sapere che “avrà luogo tutti i giorni dalle 8 alle 19 fino a nuovo avviso lungo la strada che porta dal valico di Kerem Shalom a Salah al-Din Road e poi verso Nord”.
A cura di Annalisa Girardi
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Una "pausa tattica" nel Sud di Gaza. Lo hanno annunciato le Forze di difesa israeliane (Idf), spiegando che la sospensione dell'attività militare durante alcune ore del giorno servirà per facilitare la consegna degli aiuti umanitari. L'esercito, in un comunicato, ha fatto sapere che lo stop "per scopi umanitari avrà luogo tutti i giorni dalle 8 alle 19 fino a nuovo avviso lungo la strada che porta dal valico di Kerem Shalom a Salah al-Din Road e poi verso Nord".

Il passaggio citato non è che la principale autostrada che attraversa questa parte della Striscia, arrivando nell'area più a nord di Khan Younis. Questa "pausa tattica" ha lo scopo di "aumentare il volume degli aiuti umanitari" che riescono ad entrate nell'enclave palestinese assediata dall'esercito israeliano.

Intanto l'ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che "quando il primo ministro ha sentito domenica mattina la notizia di una pausa umanitaria nei combattimenti per 11 ore al giorno, ha detto al suo segretario militare che ciò era inaccettabile". Lo riporta Haaretz aggiungendo che dopo il chiarimento "il primo ministro è stato informato che non vi è alcun cambiamento nella politica dell'Idf e che i combattimenti a Rafah continueranno come previsto". Da parte sua, l'esercito israeliano ha respinto le critiche, affermando che ‘la decisione è militare' e che proprio Netanyahu aveva recentemente incaricato di aumentare gli aiuti a Gaza e di consentire un accesso più sicuro agli operatori umanitari alla luce della nuova udienza della Corte internazionale di giustizia.

Le Idf hanno anche fatto sapere di essere al lavoro con le Nazioni unite e le principali agenzie umanitarie internazionali per la consegna degli aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Il Programma alimentare mondiale (WFP) dell'Onu ha avvertito sul rischio dei terribili livelli di fame a cui potrebbe presto arrivare anche il Sud di Gaza.

Il vicedirettore esecutivo dell'Agenzia, Carl Skau, ha sottolineato che la situazione nell'area meridionale della Striscia stia rapidamente deteriorando. Per l'Unrwa, l'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, oltre 50mila bambini a Gaza soffrono di malnutrizione acuta e hanno urgente bisogno di cure. I combattimenti da ormai alcuni mesi si stanno concentrando a Rafah, ma proseguono sporadicamente anche nel Nord della Striscia, dove ieri – secondo quanto fatto sapere dall'esercito israeliano – due soldati sarebbero stati uccisi in combattimento.

Intanto in Israele non mancano le proteste contro il governo di Netanyahu: migliaia di persone ieri sono scese in piazza a manifestare e 12 persone sono state arrestate per presunta violazione dell'ordine pubblico. Tra queste anche un fotografo del quotidiano Haaretz, poi rilasciato. Si tratta di Itay Ron, che secondo i media locali sarebbe stato liberato circa un'ora dopo l'arresto. In alcuni video circolati sui social media lo si vede strattonato da un poliziotto e spinto verso un autobus dove aspettavano altre persone fermate.

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