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Bambini intossicati a scuola a Modena: “Hanno mangiato pomodori”, fermato progetto del Ministero

Una trentina di bambini e una docente di due diverse scuole di Modena si sono sentiti male nella mattinata di giovedì 9 maggio, durante la ricreazione, dopo aver mangiato dei pomodorini per merenda. Il cibo era stato fornito agli studenti e alla maestra nell’ambito del progetto alimentare del ministero dell’Agricoltura, ‘Frutta e Verdura a scuola’.
A cura di Eleonora Panseri
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Una trentina di bambini e una docente di due diversi istituti scolastici di Modena, le scuole elementari ‘Emilio Po' e ‘Galilei', si sono sentiti male, nella mattinata di ieri, giovedì 9 maggio, durante la ricreazione, dopo aver mangiato dei pomodorini per merenda.

Il cibo, come riportato dai media locali, era stato fornito agli studenti e alla maestra nell'ambito del progetto alimentare del ministero dell'Agricoltura, ‘Frutta e Verdura a scuola‘. Uno dopo l'altro i bambini, così come una insegnante avrebbero avvertito malori compatibili con una intossicazione alimentare. Due alunni sarebbero ricorsi anche alle cure ospedaliere.

Gli istituti coinvolti hanno subito avvisato i genitori e il progetto – che dopo la degustazione di pomodorini aveva in programma altre date dedicate a fragole e carote – è stato annullato, come indicato immediatamente con un avviso diramato dalle dirigenti scolastiche dopo gli episodi.

Le scuole avevano aderito a iniziative del Ministero dell’Agricoltura per promuovere sani stili di vita e alimentazione tra gli studenti, partendo dai più piccoli. Il progetto aveva preso il via proprio ieri.

Come riporta la Gazzetta di Modena, le famiglie hanno riferito di avere ricevuto una telefonata dall’istituto: "Dicevano che la bimba è stata poco bene – ha raccontato un genitore – e così sono venuto a prenderla. Ho saputo che ha vomitato". La vicenda ha portato la dirigente scolastica Antonella Stellato a inviare immediatamente una segnalazione di irregolarità al Ministero (di cui è la responsabilità della distribuzione, mentre Cirfood, che gestisce i pasti regolari della scuola è totalmente estranea ai fatti).

Il Comune di Modena ha scritto a tutti gli istituti comprensivi chiedendo di essere informati su iniziative di questo tipo. "Vi chiediamo – si legge nella mail – di tenerci informati al fine di coordinare il tutto senza possibili criticità con le famiglie. Vi chiediamo assolutamente di distribuire alimenti o bevande estranee durante la somministrazione del pasto previsto da parte di Cirfood e che ci sia chiarezza, anche per le famiglie, sui progetti scolastici a cui avete aderito".

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