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Vuoto a rendere: in Norvegia i super-mercati comprano rifiuti, a Napoli non più

Un video-tormentone di Youtube mostra come in Norvegia si possano riciclare bottiglie e lattine per ottenere sconti al supermercato, un esperimento già tentato a Napoli ma che non è stato portato avanti. Un vero peccato, nella capitale mondiale dell’emergenza rifiuti.
A cura di Alessio Viscardi
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supermercato raccolta differenziata

Impazza sulla rete un video postato da alcuni simpatici ragazzi napoletani in trasferta in Norvegia, che mostra un supermercato all'avanguardia che permette ai clienti di riciclare bottiglie e lattine in cambio di sconti sulla spesa. Si chiama vuoto a rendere e nei paesi scandinavi è una pratica diffusa da molti anni. Il termine solitamente indica il riutilizzo di contenitori (quali bottiglie di vetro, plastica, pet e lattine) per l'acquisto di prodotti non imballati, a un costo inferiore.

La pratica più comune in Italia è invece il vuoto a perdere, ovvero lo smaltimento dei contenutori come rifiuti in discarica. La società capitalistica, votata all'imballaggio di prodotti usa e getta, ha fatto dimenticare queste pratiche di economia sostenibile – non soltanto in Italia, ma in tutto l'Occidente. Paesi come la Norvegia hanno da decenni rispolverato questi comportamenti virtuosi, incentivando i cittadini a ridurre la quantità di rifiuti prodotti grazie proprio al risparmio ottenuto dal vuoto a rendere. In particolare, nel video caricato su Youtube è possibile vedere come lattine e bottiglie di plastica, inserite in un apposito raccoglitore, diano diritto a sconti sulla nuova merce comperata al supermercato.

Un modello di civiltà scandinava, inarrivabile per una città come Napoli – piagata dall'eterna emergenza rifiuti? Non è proprio così, già tre anni fa – come dimostra un video pubblicato sul Napoli Urban Blog dall'ex-candidato consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Giuseppe Rondelli – un esperimento del genere era stato avviato in via Filangieri, centro storico del capoluogo partenopeo. Un distributore posto fuori al centralissimo bar "La Torteria", in cambio di 30 bottiglie di plastica vuote dava diritto a un buono per un caffé gratis. Un'iniziativa promossa da R.D.Italia, società attiva nella produzione di macchinari per l'incentivazione della raccolta differenziata.

Vuoto a rendere a Napoli, tre anni dopo…

Il raccoglitore del vuoto a rendere non è più a Napoli

Forse, con qualche anno di vantaggio rispetto alla Norvegia, a Napoli si era sperimentata una forma di vuoto a rendere. Purtroppo, l'iniziativa sembra non aver attecchito nel tessuto sociale partenopeo, come dimostrano le immagini girate fuori al bar di via Filangieri oggi. Del raccoglietore non c'è più traccia. La R.D.Italia informa che nuovi raccoglitori saranno installati in tre licei napoletani da settembre prossimo, mentre nel resto del paese sono attivi diversi raccoglitori posti in supermercati e locali pubblici.

Peccato che l'esperimento di via Filangieri non sia continuato, i vantaggi delle pratiche di vuoto a rendere e riciclo sono indubbie. L'Ufficio federale dell'ambiente della Germania ha effettuato molti studi al riguardo, i quali hanno dimostrato che in questo modo si possono ridurre del 96% le quantità di rifiuti derivanti dai contenitori di vetro e dell'80% quelle derivanti dai contenitori di plastica. Ci sono anche risparmi energetici, dovuti alla mancata produzione di nuovi imballaggi: 76% di consumi in meno.  I dati pubblicati sul sito di R.D.Italia sono significativi: grazie alla raccolta di oltre 500 mila bottiglie e 71 mila lattine, si è evitata l'emissione di 100 mila kg di CO2 nell'atmosfera e si è ottenuto un risparmio di 33 mila kg di petrolio.

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