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Vendola querela Il Fatto: “Mai riso sulle morti a Taranto, è uno sciacallaggio”

Il governatore pugliese rigetta le accuse e annuncia querela contro il giornale spiegando: “E’ un’operazione inaccettabile, uno sciacallaggio puro”.
A cura di Antonio Palma
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Dopo la bufera che lo ha investito per la pubblicazione di una intercettazione telefonica in cui ride e scherza con Girolamo Archinà, ex responsabile delle relazioni esterne dell'Ilva, il governatore della Puglia Nichi Vendola va al contrattacco e annuncia querele e ricorsi alla magistratura contro Il Fatto Quotidinao che per primo ha rivelato la telefonata intercettata dai giudici che indagano sul caso dell'Ilva di Taranto. Il leader di Sel infatti nega di aver mai sorriso con il responsabile relazioni esterne della famiglia Riva sulle morti per cancro a Taranto e preannuncia una querela per diffamazione contro il giornale. "Nell'articolo si racconta, in modo volgarmente strumentale, di presunte risate del Presidente suscitate dalle domande sulle morti per cancro. Come tutti invece possono tranquillamente constatare, il Presidente era solo rimasto colpito dallo specifico episodio in cui Archinà, con un salto improvviso, si era avvicinato ad un giornalista che stava intervistando Riva. E' quindi solo lo scatto di Archinà ad aver suscitato il sorriso di Vendola e non certamente il riferimento alla tragedia delle morti per cancro a Taranto" fanno sapere gli avvocati di Vendola annunciando di aver ricevuto mandato per la querela.

"Uno sciacallaggio" – "Si è tentato di far intendere che in quella telefonata io stessi ridendo per i morti di cancro, questa è un'operazione inaccettabile, uno sciacallaggio puro" ha accusato Vendola più tardi in un'intervista, aggiungendo "il cancro ha abitato casa mia e cercare di delegittimarmi sul tema della sensibilità umana penso sia un'operazione vigliacca a cui reagisco tutelandomi anche in sede legale". "Ho dedicato la mia vita alle battaglie di legalità e di tutela dell'ambiente ed esser rappresentato come un uomo a disposizione dei poteri forti è un cancellazione della verità storica e di quello che abbiamo fatto in Puglia in questi anni" ha proseguito Vendola, concludendo "Il mio unico reato se si tratta di reato è stato quello di coniugare ambiente e occupazione e di non mandare in strada ventimila famiglie".

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