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“Sì alla comunione ai divorziati e risposati, il Papa è d’accordo”

Il cardinale Kasper chiama dalla sua parte Francesco ed apre un nuovo capitolo nella guerra tra i porporati a poche settimane dall’apertura del sinodo sulla famiglia in Vaticano.
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Il cardinale Walter Kasper entra a gamba tesa nella guerra tra cardinali sul tema della comunione ai divorziati risposati, che tiene banco da mesi e che sarà discussa nell’ormai imminente sinodo sulla famiglia che inizierà in Vaticano ad ottobre. Kasper sostiene da tempo che, in determinati casi, chi ha contratto un secondo matrimonio possa essere ammesso a ricevere la comunione, ma nel corso di una intervista concessa al Mattino, per la prima volta ha sostenuto che il Papa la pensa come lui. Francesco, in realtà, non si è mai espresso su questo punto e la mossa di Kasper rischia di avvelenare sempre di più lo scontro con i suoi confra

Il cardinale Kasper: "papa Francesco è dalla mia parte
Il cardinale Kasper: "papa Francesco è dalla mia parte

telli. “Io – ha spiegato l’alto prelato tedesco nel corso dell’intervista ad Antonio Manzo – ho parlato due volte con il Santo Padre. Ho concordato tutto con lui. Era d’accordo. Cosa può fare un cardinale, se non essere con il Papa?” Kasper, dunque, gioca la “carta Francesco” e, avendo la percezione di essere in minoranza nel sinodo, punta tutto sull’autorità morale del pontefice per zittire i suoi avversari. “Loro (gli altri cardinali, ndr) sanno che non ho fatto da me queste cose. Ho concordato con il Papa. Si è mostrato contento. Ora fanno questa polemica. Un cardinale deve stare accanto al Papa, al suo fianco. I cardinali sono cooperatori del Papa.” In parole povere, dice Kasper, che opporsi alle sue teorie vorrebbe dire opporsi anche al sommo pontefice, spaccando, nei fatti, la Chiesa cattolica.

Kasper si rivolge soprattutto ai cinque porporati che nelle scorse ore hanno chiarito in maniera netta che il sinodo non potrà cambiare la dottrina storica della Chiesa cattolica sul tema, che si basa sulle parole di Gesù “non osi separare l’uomo quello che Dio ha unito”. Neppure il Papa, sostengono, ha il potere di cambiare il Vangelo. I cinque hanno messo tutto nero su bianco in un libro ed i loro profili, nella gerarchia vaticana, sono assai rilevanti. Innanzitutto, c’è Gerhard Mueller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, custode dell’ortodossia cattolica, e con lui, Raymond Leo Burke, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Walter Brandmeuller, presidente emerito del Pontificio Comitato di scienze storiche, l’arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra, e Velasio De Paolis, presidente emerito della prefettura degli affari economici. Davanti ad un plotone così agguerrito, Kasper ha provato ad alzare lo scontro, asserendo che papa Francesco è dalla sua parte. “Alcuni vogliono una guerra dottrinale – ha detto il cardinale – ma non è questo il compito del sinodo”. Ormai, però, sembra troppo tardi per tornare indietro.

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