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Rossella Urru è libera: la questura di Oristano conferma

La notizia è confermata: Rossella Urru, la giovane cooperante sarda rapita il 22 ottobre nel sud dell’Algeria, è stata liberata venerdì sera nei pressi di Bamako, la capitale del Mali.
A cura di Biagio Chiariello
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Rossella Urru è stata liberata. La notizia è stata data prima dalla tv araba Al Jazeera e quindi è circolata su Twitter. E' stata poi confermata dalla questura di Oristano. A rilanciarla anche il giornale senegalese Dakaractu che cita fonti della sicurezza della Mauritania. Ed è proprio un sito mauritano Sahara media, a riferire ulteriori dettagli sulla liberazione: Rossella sarebbe stata rilasciata dai terroristi di Al-Qaeda nel Maghreb islamico, in uno scambio di ostaggi, insieme al poliziotto mauritano, Aal Ould al-Mukhtar, rapito nei mesi scorsi in un blitz dei terroristi nel sud della Mauritania. La Urru e il poliziotto mauritano dovrebbero arrivare oggi con un aereo a Bamako.

La cooperante sarda, 27 anni, era stata sequestrata il 22 ottobre ottobre nel campo profughi di Tindouf. Proprio ieri i genitori della Urru, insieme al sindaco di Samugheo, Antonello Demelas, si erano recati a Roma, dove l'amministrazione capitolina aveva fatto sventolare un drappo sul Campidoglio. «Ci sorregge la solidarietà», aveva detto il padre della ragazza.

UPDATE ore 18.30 – La notizia della liberazione di Rossella Urru non è stata ancora confermata dalla Farnesina, inoltre, secondo quanto si apprende da una fonte vicina ai mediatori coinvolti nella vicenda, il Movimento Unito per il Jihad in Africa occidentale avrebbe chiesto 30 milioni di euro per la liberazione della cooperante sarda. L’ultima notizia lascia dunque dei dubbi rispetto a quanto si era appreso stamane.

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