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Renzi: “Il 2015 si chiude meglio dell’anno scorso e nel 2016 l’Italia andrà ancora meglio”

Il Premier difende il suo operato al governo e attacca Il M5S: “Fa opposizione solo quando sono accese le telecamere”.
A cura di Antonio Palma
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Dal punto d vista economico per l'Italia "il 2015 si chiude meglio del 2014 e nel 2016 tutti i segnali dicono che andremo ancora meglio: faremo più dell'1,5% sul Pil", è quanto ha dichiarato oggi il Premier Matteo Renzi facendo un primo bilancio della situazione economica del Paese per l'anno che sta finendo. "I segnali di ripresa ci sono ma ci vuole ancora tempo. L'Italia è come se fosse guarita ma ancora non sta bene, quindi non sono ancora soddisfatto" ha spiegato il Presidente del Consiglio durante un'intervista rilasciata nel corso della trasmissione televisiva L'Arena, su RaiUno. Un Renzi come sempre ottimista e che anche per quanto riguarda il deficit assicura: "Dal 2012 sta scendendo, quest'anno scende al 2,4%. Il deficit lo scorso anno era il 2,6%, i governi precedenti, dal 2013 in poi, erano al 3%. L'Europa vorrebbe che scendesse ancora di più. Ma questo è il minor deficit degli ultimi dieci anni". Anche per il futuro il Premier è speranzoso, spiegando: "L'importante è che ci credano gli italiani, è tutto nelle nostre mani".

Sul caso del fallimento banche, Renzi difende sia il lavoro svolto da Bankitalia, sia il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi appena uscita indenne da una voto di sfiducia in Parlamento per un presunto confitto di interessi nel caso, essendo stato il padre vicepresidente di uno degli istituti di credito coinvolti. "Io non ho alcun tipo di doppiopesismo: ho messo il più trasparente degli italiani per controllare gli arbitrati, chi ha sbagliato pagherà" ha spiegato Renzi riferendosi alla nomina di Cantone, aggiungendo: "Bankitalia e le altre istituzioni godono del massimo rispetto, la questione non è giocare allo scaricabarile. La commissione parlamentare verificherà, chi ha sbagliato pagherà ma non è bombardando le banche che si esce da questa situazione". Su Boschi "non esiste conflitto di interessi. Dove sta se il papà della Boschi è stato sanzionato e se il Cda di Banca Etruria è stato commissariato? Il governo non guarda in faccia a nessuno. Poi chi ha sbagliato pagherà" ha ribadito il Premier.

Per quanto riguarda invece la Legge di stabilità, appena varata dalla Camera ,"ha tanti lingottini" ha assicurato Renzi, spiegando: "Finalmente taglia le tasse, a partire dalla prima casa. Io risparmio 433 euro, e tanti italiani risparmieranno. E né Comune né Regione possono alzare le tasse, per legge". "È evidente che ci sono soldi che vanno anche ad associazioni, volontariato, scuola, cultura, Coni. Ma è un bene, perché l’Italia è fatta di questo. Sono anni che parliamo solo di austerity ma l’Italia è anche mondo del volontariato" ha poi proseguito il Premier.

Infine un affondo contro le opposizioni , in particolare contro il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord. "La legge di stabilità è stata approvata alle 2,58 di stanotte e i Cinquestelle non erano in aula perché purtroppo fanno un’opposizione che regge fino a che sono accese le telecamere" ha taccato infatti Renzi, chiosando: "Forse è la famosa febbre del sabato sera, si sono ammalati tutti insieme". Salvini "come europarlamentare dovrebbe dare una mano all'Italia invece fa gli interessi della Lega, io degli italiani" ha dichiarato poi Renzi riferendosi al leader leghista, concludendo: "Gli europarlamentari degli altri paesi sono sempre lì a lavorare. Se uno sta mattina e sera a pontificare in tv o a fare i viaggetti in Russia, fa il suo interesse ma non quello degli italiani".

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