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Orrore in Sardegna: profanata la tomba del piccolo Mirko Mocci. Rubati i giocattoli e una madonnina

La tomba del piccolo ucciso due anni fa dal patrigno è stata profanata da ignoti: rubati i giocattoli e una madonnina.
A cura di D. F.
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Orrore a Sant'Antioco, in provincia di Cagliari, dove ignoti hanno profanato la tomba del piccolo Mirko Mocci, il bambino di appena due anni e mezzo ucciso dal patrigno nel 2012. Secondo quanto riporta Tgcom la lapide è stata profanata nel cimitero cittadino: "Sono scomparsi i doni che gli avevamo fatto il giorno del suo ultimo compleanno – raccontano i familiari – non di gran valore ma per noi immenso per quello che rappresentano". I ladri hanno rubato i giocattoli e persino una madonnina, portando via anche la macchinina con la quale Mirkop amava giocare nei suoi giorni felici. Una vergogna che ha lasciato attoniti gli abitanti della cittadina sarda. "Capita di sentire di furti in cimitero, ma i giochi di un bimbo non si rubano, nessuno doveva permettersi di toccarli".

Il piccolo Mirko Tocci era stato soffocato all'età di soli due anni e mezzo all'interno della sua abitazione. Accadde il 15 marzo del 2012: il patrigno prima aggredì la madre – Daniela Sulas – colpendola con un martello alla testa, poi si accanì contro il bambino soffocandolo. Per finire l'assassino – il trentenne Igor Garau, compagno della giovane donna – si tolse la vita pur di non finire in carcere. Secondo gli inquirenti il patrigno avrebbe agito perché ossessionato dal timore che la compagna avrebbe potuto lasciarlo per tornare a vivere con il padre naturale di Mirko.

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