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Migranti: metà profughi in Francia e Germania. Nuovi scontri in Ungheria

L’ONU fa sapere che 4 milioni di migranti siriani sono pronti a partire e arrivare in Europa se non verrà fornito sostegno e aiuti ai tre paesi confinanti con la Siria – Giordania, Libano e Turchia – dove ora vivono. Intanto la Commissione Ue suddivide le quote per la ricollocazione: 70mila tra Germania, Francia e Spagna, 15mila in Italia.
A cura di Antonio Palma
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Ore 21.20 – Ondata di migranti in Ungheria, segnalati scontri – Esasperati nell'attesa di un autobus, alcuni profughi hanno sfondato le linee della polizia ungherese e si sono messi in marcia a piedi sulla principale autostrada verso Budapest. Alcuni sono stati subiti fermati dagli agenti, mentre altri sono riusciti a far perdere le proprie tracce tra i cavalcavia dell'autostrada. Chi è stato bloccato, è stato poi condotto presso un campo delimitato da filo spinato e reti dove ha rifiutato di entrare.

19.40 – Onu: "Senza aiuti 4 milioni di profughi da Siria verso Ue" – Almeno 4 milioni di profughi sono pronti a mettersi in viaggio verso l'Europa se la comunità internazionale non fornirà sostegno e aiuti ai tre Paesi confinanti con la Siria – e cioè Giordania, Libano e Turchia – dove ora vivono. Lo ha detto il capo dell'ufficio di Ginevra delle Nazioni Unite Michael Moeller.

14.00 – Hollande: "Da domani voli di ricognizione francesi in Siria" – "In Siria vogliamo sapere cosa si prepara contro di noi e cosa si fa contro la popolazione siriana. Per questo ho deciso di organizzare questi voli di ricognizione, in collegamento con la coalizione». «Secondo le informazioni che raccoglieremo potremo condurre dei raid" ha annunciato oggi il presidente francese François Hollande, aggiungendo: "Assad deve andarsene, È lui il responsabile della situazione in Siria, è lui che bombarda il suo popolo che bombarda i civili, che ha utilizzato le armi chimiche"

12.30 Piano Ue: metà profughi a Germania e Francia. L'Ue potrebbe chiedere a Germania e Francia di accogliere più di 55mila rifugiati. Sarebbe questo uno dei punti del piano quote rifugiati ideato dalla commissione europea e ora in discussione. La notizia trapela da Bruxelles ed è stata confermata da Parigi. In pratica, secondo il piano, Francia e Germania quindi dovrebbero accogliere quasi la metà dei 120mila rifugiati da ricollocare dopo il loro approdo in Italia e Grecia. Nel dettaglio Berlino ne dovrebbe accogliere 31mila e Parigi altri 24mila, mentre la Spagna altri 15mila. Intanto la Francia ha annunciato che proporrà di organizzare e ospitare una conferenza internazionale sui profughi. Contro le quote invece si sono schierati sia la Gran Bretagna che l'Ungheria, oltre agli altri Paesi del'Est.

UPDATE: Il governo tedesco stanzierà 6 miliardi di euro per gli aiuti ai migranti che in questi giorni stanno entrando nel Paese dopo aver attraversato Ungheria e Austria. Berlino in particolare metterà a disposizione questi fondi  per gli Stati federati e i Comuni che accoglieranno i profughi. Tre miliardi di euro saranno stanziati subito per la prima accoglienza, mnetre ltri tre per programmi federali di assistenza. Verranno inoltre velocizzate le procedure per le domande di asilo e verranno fornite ulteriori strutture per accogliere i profughi: lo riporta la Bbc online.

Sono tornati in Austria i partecipanti al corteo di auto partito da Vienna domenica per recarsi in Ungheria a recuperare i profughi che tentavano di arrivare al confine austriaco per poi dirigersi in Germania dove il governo non ha dato limite alle richieste di asilo. "Stiamo festeggiando il successo di questa iniziativa con i migranti a cui abbiamo assicurato un passaggio sicuro" hanno riferito infatti molti di loro sui social media dove è stata promossa ed è partita l'iniziava umanitaria dietro l'hashtag #marchofhope – marcia della speranza. Fortunatamente dunque non vi è stato alcun problema con le autorità di polizia ungheresi che prima della partenza del convoglio di auto aveva avvertito i partecipanti dall'iniziativa che erano a rischio denuncia per traffico di esseri umani. Proprio durante la marcia per portare beni di prima necessità: acqua e cibo e abbigliamento ai profughi intanto lo stesso governo di Vienna ha annunciato il ripristino dei controlli alla frontiera con l'Ungheria.

Il governo austriaco infatti ha annunciato un graduale ripristino dei controlli "a campione" alle frontiere dopo "le misure di emergenza", anche se non ha specificato quando. "Passo dopo passo, dobbiamo tornare da una situazione di emergenza a una di normalità che sia conforme alla legge e dignitosa per le persone", hanno sottolineato da Vienna. Secondo la società ferroviaria austriaca i treni hanno trasportato ieri dall'Austria in Germania 13mila migranti provenienti dall'Ungheria. Da Budapest intanto sembra diminuire il flusso di rifugiati verso l'Austria .

Intanto nuova tragedia di migranti nel Canale di Sicilia dove venti persone risultano disperse a seguito dell'ennesimo naufragio di un barcone. Poco prima dell'arrivo dei soccorsi infatti un gommone carico di persone si è sgonfiato fra le onde del mare forza 4 e molte persone a bordo sono cadute in acqua. A riferire la circostanza gli stessi superstiti, 107 persone, soccorse della Marina Militare Dattilo e poi subito trasbordati su due unità della Capitaneria di porto. Le ricerche dei dispersi sono proseguite nella zona ma nessun corpo è ancora emerso dal mare

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