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La disoccupazione giovanile in Italia continua a crescere

Secondo i dati provvisori dell’Istat, a novembre il tasso di disoccupazione è salito all’8,6%, va male soprattutto per i giovani, infatti, uno su tre in cerca di lavoro non lo trova.
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A cura di Antonio Palma
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Secondo i dati provvisori dell'Istat, a novembre il tasso di disoccupazione è salito all’8,6%, va male soprattutto per i giovani, infatti, uno su tre in cerca di lavoro non lo trova.

In Italia sempre meno occupati soprattutto tra i giovani, è il quadro che fa l'Istituto di Statistica nazionale della situazione del mercato del lavoro con i dati provvisori di novembre diffusi oggi e che confermano il trend dei mesi precedenti. Il numero dei disoccupati rispetto a ottobre è aumentato di circa quindicimila unità segnando un +0,7%, mentre su base annua i disoccupati sono aumentati del 5,6% cioè circa 114mila persone in più. Il tasso di disoccupazione a novembre 2011 è pari all’8,6%, in aumento di circa mezzo punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2009.

La situazione peggiore in assoluto è per i giovani il cui tasso di disoccupazione é salito di 1,8 punti percentuali attestandosi al 30,1%, ciò equivale a dire che quasi un giovane su tre in cerca di lavoro non lo ha trovato. A pesare su questo aspetto soprattutto la mancata uscita dal mercato del lavoro degli occupati più adulti, soprattutto di quelli con contratto a tempo indeterminato, che si ripercuote sul calo dell'occupazione giovanile, anche a causa delle nuove norme pensionistiche varate dal Governo Monti.

Anche la componente femminile, però, subisce maggiormente la situazione visto che, a fronte di un contenuto aumento dell'occupazione maschile rispetto ad ottobre e un live calo rispetto all'anno precedente, le donne fanno registrare un calo occupazionale in entrambi i casi, rispettivamente dello 0,4% e dello 0,3%. Dunque il tasso di disoccupazione maschile è pari al 7,6% in diminuzione dello 0,3% nell’ultimo mese e in aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente, mentre quello femminile, pari al 9,9%, è in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto a ottobre e di 0,5 punti rispetto a novembre 2010.

In generale per la prima volta dopo tre anni è in calo il numero degli inattivi, cioè di coloro che non cercano un lavoro, con la componente italiana in calo e quella straniera invece in aumento. Unico dato positivo si scorge dai dati del terzo trimestre 2011 che fa sperare in una ripresa seppur moderata dell'occupazione. Rispetto ai dati precedenti, infatti, in questo periodo si sono registrati piccoli aumenti di occupazione, che però hanno riguardato quasi esclusivamente gli uomini.

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