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Il ritorno di Berlusconi: discorso a reti unificate per il ballottaggio, l’Agcom rimane in silezio

Un monologo di diversi minuti in ogni principale telegiornale italiano: così Silvio Berlusconi si prepara a indirizzare il voto degli italiani al ballottaggio per le elezioni amministrative 2011. Tutto in barba ai moniti dell’Agcom, che aveva già denunciato la sovraesposizione mediatica del Presidente del Consiglio.
A cura di Alessio Viscardi
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Italian Prime Minister Silvio Berlusconi

Dopo cinque giorni di silenzio a causa del “pareggio sostanziale” delle elezioni amministrative, Silvio Berlusconi torna a parlare e lo fa in grande stile. Cioè, occupando tutte le televisioni di cui ha disposizione con un messaggio video quasi a reti unificate in vista del ballottaggio in alcune città cardine come Milano e Napoli. Sono in registrazione cinque interventi che verranno mandati in onda sui telegiornali di stasera su tutte le reti Rai e Mediaset. Dopo aver dimezzato le preferenze a Milano, Silvio Berlusconi vuole rilanciare la propria immagine con un discorso alla nazione. Un monologo da Presidente della Repubblica a Capodanno che Tg1, Tg2, Tg4, Tg5 e Studio Aperto manderanno in onda, sicuramente spezzoni finiranno – inevitabilmente – anche sul Tg3. Tutto in barba all'Agcom, che aveva multato il Tg1 e lanciato moniti agli altri organi di informazione per la sovraesposizione mediatica del Presidente del Consiglio durante la campagna elettorale, intimando il riequilibrio del tempo dedicato a tutte le forze politiche nelle trasmissioni. Eppure, ancora una volte le tv di Stato e quelle di Berlusconi manderanno in onda un soliloquio senza contraddittorio, arma finale in vista del ballottaggio.

Dalle 18:50 alle 21:00, il viso del Presidente del Consiglio sarà su tutte le principali emittenti italiane. Silvio Berlusconi deve dettare la linea che il Pdl deve seguire dopo la sconfitta elettorale di domenica e lunedì scorsi. C'è confusione nel partito e nella coalizione, con Umberto Bossi che va in giro a minacciare di lasciare il governo per non “farsi trascinare a fondo” e gli organi di stampa di Berlusconi, come Il Giornale, che accusano Comunione e liberazione di aver tradito Letizia Moratti a Milano. Tutto, mentre Daniela Santanché e lo stesso Umberto Bossi, denigrano il candidato sindaco Giuliano Pisapia “matto e amico di drogati e zingari”.

La tecnica dello scontro verbale sembrava essere stata abbandonata, ma Pdl e Lega continuano a menar legnato contro gli avversari. “Zingaropoli, droga, Leoncavallo a Palazzo Marino”, queste le accuse mosso dall'entourage di Letizia Moratti a Giuliano Pisapia, mentre a Napoli Luigi De Magistris e Gianni Lettieri in un dibattito si accusano a vicenda. Su tutto questo, grava il peso del messaggio a reti unificate del presidente Berlusconi.

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