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Il giubileo della misericordia voluto da papa Francesco è già un flop?

Poche presenza all’inaugurazione; ristoranti ed alberghi semivuoti; media mondiali che snobbano l’evento. Le prime somme sono negative.
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Il giubileo della misericordia è già un flop? Il dibattito è aperto. Quello che è certo è che, per ora, parlano i primi numeri, che sono. Certo, i benefici spirituali per decine di milioni di fedeli cattolici nel mondo non sono quantificabili e la cosa più corretta sarebbe tirare le somme solo tra un anno, dopo il 20 novembre 2016, quando il giubileo fortemente voluto da papa Francesco sarà concluso, ma alcuni dati e circostanze prese così come sono, nude e crude, fanno accendere più di una spia.

Molti organi di stampa, spinti da fonti vaticane, si sono affrettati a spiegare che i numero dei primi giorni del giubileo sono, tutto sommato, positivi, contando circa 150-200mila presenze in piazza san Pietro nel giorno dell’inaugurazione. Il problema è che appena cinquantamila persone sono state presenti per l’inaugurazione dell’8 dicembre, mentre più di centomila persone si sono accalcate tra la piazza simbolo della cristianità e via della Conciliazione per guardare “Fiat Lux”, lo spettacolo di luci ed immagini naturalistiche proiettate sulla basilica, che ha suscitato le sdegnate proteste di migliaia di cattolici. Probabilmente, chi si è recato la mattina in piazza san Pietro non è tornato anche la sera e viceversa. Visto che quello serale non era un evento religioso, ma uno spettacolo solo vagamente collegato al giubileo, c’è poco da cantare vittoria.

Altri segnali fanno propendere per la tesi del flop. L’apertura del giubileo è stata la prima notizia l’8 dicembre per tutti i media italiani. Non altrettanto è successo nel mondo: quasi tutti i principali organi di informazione del pianeta, dalla Cnn a El Pais, da Le Figaro al New York Times, hanno snobbato l’evento, che in molti casi non ha trovato neppure spazio nelle pur affollate homepage dei relativi siti web.

Ristoranti ed albergatori romani già chiariscono che il boom annunciato per mesi non c’è affatto e che, anzi, sono molti i posti letto ancora da piazzare. Le attuali stime sul numero di presenze di pellegrini a Roma sono di circa 8-10 milioni. Per fare un raffronto, all’Expo di Milano sono stati staccati, in totale, circa 21 milioni e mezzo di visitatori, di cui sei milioni e mezzo di stranieri.

Basta fare una semplice ricerca sul web per verificare che sia istituzioni dello Stato italiano che del Vaticano appena sei mesi fa lanciavano numeri iperbolici, spiegando baldanzosi che tra il dicembre di quest’anno e il ovembre dell’anno prossimo sarebbero arrivate ben trenta milioni di persone a Roma grazie al giubileo della misericordia. E' possibile che anche le nuove stime debbano essere presto ribassate: piazza San Pietro, negli ultimi tre giorni, sembrava un deserto. Anche nelle ore di punta, la "fila" per passare sotto la porta santa era di poche decine di persone, nonostante le decine di metri di transenne sistemate per contenere un afflusso che, si pensava, sarebbe stato massiccio. Così, qualsiasi pellegrino, che nel 2000 aveva dovuto aspettare anche ore per entrare in san Pietro, in questi giorni ci ha messo al massimo un quarto d'ora.

C’è già chi mette le mani avanti e sostiene che molti pellegrini non si metteranno in viaggio verso Roma per paura di attentati dell’Isis, ma la tesi regge fino ad un certo punto, visto che l’allarme terrorismo nel nostro Paese è alto da anni, al punto che anche l’Expo milanese è stato letteralmente blindato da parte del governo Renzi.

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