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Gaffe di Matteo Salvini: a Gerusalemme scambia il Santo Sepolcro per il Calvario

Il leader della Lega Nord, che si erge come difensore del cristianesimo, in visita a Gerusalemme confonde due dei luoghi simbolo dei Vangeli.
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Salvini Santo Sepolcro

Gaffe di Matteo Salvini su Facebook: in visita a Gerusalemme, scambia l’altare del Calvario per il Santo Sepolcro di Gesù Cristo. Nelle scorse ore il leader della Lega Nord, attualmente in visita in Israele, si è fatto scattare una foto in uno dei luoghi simbolo della cristianità. “In visita al Santo Sepolcro un saluto anche per voi, amici” è il messaggio pubblicato su Facebook insieme alla foto in cui si vede Salvini chinato vicino ad una icona sacra che raffigura la Madonna Addolorata.

Un utente del popolare social networl, però, ha visto la foto ed ha capito subito che qualcosa non quadrava: "Il campione delle radici cristiane – ha scritto – non ha capito manco dov'era: quello è l'altare del Calvario, non il Santo Sepolcro". I due luoghi di cui parlano i Vangeli si trovano, infatti, nella stessa basilica, ma in luoghi diversi.

Durante il Medioevo, infatti, il luogo dove probabilmente era collocata la croce su cui morì Gesù e quello in cui si trovata la sua tomba, nella quale risorse dopo tre giorni, sono state inglobate in un unico edificio. Una grande basilica il cui punto centrale è, però, il sepolcro, dato il suo particolare significato simbolico, visto che la fede cristiana si basa proprio sul fatto che il Cristo è "il vivente".

In pratica, Salvini, che pretende che i crocifissi restino nei luoghi pubblici e che a Natale si è travestito da Re Magio, avrebbe scambiato il luogo della crocifissione di Gesù per quello della sua resurrezione senza, tra l’altro, che nessuno dei suoi collaboratori si accorgesse dello sbaglio prima che la foto finisse sui social network. Un errore forse indotto dalla vicinanza fisica tra i due posti (come si può vedere dalla piantina della basilica, pubblicata da Wikipedia), divisi da poche decine di metri. Un errore difficilmente scusabile, però, perché compiuto da chi si propone quotidianamente come il difensore dei valori del cristianesimo.

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