27 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Falso allarme bomba in scuola a Brindisi, è stata una professoressa

Oria, telefonata annuncia un ordigno, scattano i controlli senza esito. I carabinieri indagano e scoprono che è stata una docente: lei confessa ed è denunciata per procurato allarme.
A cura di Redazione
27 CONDIVISIONI
La notizia, al momento però non confermata dal Procuratore di Lecce, è che ci sarebbe un nuovo sospetto dell’attentato alla scuola Morvillo-Falcone. Si parla di un residente della provincia di Lecce.

Un allarme bomba, un brivido per studenti e professori visto che la telefonata è arrivata nell'ultimo giorno di scuola alla media "Milizia Fermi" di Oria, Brindisi, pochi chilometri da quell'altra scuola, la "Morvillo Falcone" dove un ordigno è esploso per davvero, lasciando a terra una giovanissima vittima di sedici anni e feriti gravi.

E invece non era vero nulla: uno scherzo di cattivo gusto, si è pensato subito. Una bravata. E invece l'indomani arriva la notizia che forse fa ancor più male di una bravata: è stata un'insegnante a lanciare sabato mattina l'allarme bomba falso nell'istituto in cui presta servizio, vicino al Comune. L'insegnante, che inizialmente ha negato il suo coinvolgimento per poi ammettere le proprie responsabilità, è stata denunciata in stato di libertà per procurato allarme.
La donna è stata messa all'angolo dai carabinieri: aveva telefonato al 112 poco prima delle 9 dal proprio cellulare; il numero è stato identificato e il telefonino trovato nella sua borsa a tracolla. Facile per i militari della compagnia di Francavilla Fontana (Brindisi) e della stazione di Oria, andare a ritroso e seguendo le tracce del telefonino arrivare alla donna.

27 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views