46 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Vatileaks 2, mons. Balda interrogato: “Ho passato documenti ai giornalisti”

Il prelato spagnolo, accusato di essere il principale “corvo”, ha descritto descritto un clima di pressioni e condizionamenti subiti da Francesca Chaouqui. Che “diceva di essere la numero due dei servizi segreti italiani”.
A cura di Biagio Chiariello
46 CONDIVISIONI
Immagine

“Ho passato i documenti ai giornalisti. Francesca Chaouqui mi disse: ‘Chiediamo aiuto alla mafia’ e organizzò un pranzo con Luigi Bisignani, Paolo Berlusconi e Gianni Letta”. Monsignor Vallejo Balda, numero due della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede e segretario della Commissione d'inchiesta sulle finanze vaticane Cosea, tornato nuovamente nel carcere dalla Gendarmeria Vaticana per un presunto tentativo di inquinamento delle prove, è stato il protagonista dell'ultima udienza al processo Vatileaks. Incalzato dalle domande degli inquirenti, ha spiegato di aver documenti ai giornalisti Fittipaldi e Nuzzi, offrendo a quest'ultimo 87 password per accedere all'archivio della Cosea (Commissione referente per lo studio degli affari economici e amministrativi). Il prelato spagnolo, vicino all’Opus Dei, accusato di essere il principale “corvo”, ha però affermato di essersi sentito “sollecitato” a farlo dagli stessi giornalisti, ha spiegato di averlo fatto in una situazione di forte stress (documentata da certificati medici già agli atti) e  soprattutto di essersi sentito minacciato da Francesca Chaouqui che si era qualificata come la ‘numero due' dei servizi segreti italiani.

“Ho dato a Nuzzi 5 pagine con 87 password della commissione Cosea ma avevo l’impressione che le avesse già perché nel suo libro Via crucis sono pubblicate versioni non aggiornate dei documenti mentre io gli avevo passato quelle aggiornate. La Chaouqui, arrabbiata per non essere entrata nel Consiglio per l’economia e per non avere più un lavoro dopo essere stata nella Cosea mi disse: ‘Qua dobbiamo cercare aiuto e l’unico aiuto possibile è la mafia’. Diceva di essere la numero due dei servizi segreti italiani e un giorno mi disse che l’ambasciatore americano mi chiedeva di vedere Obama. Era tutta una sceneggiata per mostrare quanto era potente”.

Nell'interrogatorio, Balda ha ricordato anche la notte in cui in un albergo a Firenze Francesca Chaouqui gli si sarebbe presentata in camera, secondo quanto lui stesso ha scritto nel memorandum difensivo: “Ho sofferto molto per quello che è accaduto. Dopo l’estate del 2014 Francesca mi voleva conquistare in tutti i modi. Diceva di volermi bene. Per una persona normale era una situazione molto compromettente e mi sono sentito molto a disagio come sacerdote”. “Avevo la certezza morale – ha dichiarato il prelato spagnolo ai giudici – che dietro Francesca Chaouqui c’erano altri interessi non completamente legittimi. Dietro di lei c’è un mondo pericoloso e Fittipaldi in una conversazione mi ha detto che in questo mondo c’è anche Nuzzi”.

46 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views