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Umbria, dopo inchiesta su sanità si dimette la presidente di Regione Catiuscia Marini (Pd)

Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, si è dimessa dopo l’indagine a suo carico in merito all’inchiesta sui concorsi per le assunzioni nel mondo della sanità regionale e del capoluogo umbro. La decisione è arrivata dopo una lunga riunione che si è tenuta nel pomeriggio di martedì 16 aprile.
A cura di Stefano Rizzuti
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La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini si è dimessa. L'esponente del Pd è indagata nell'inchiesta della procura di Perugia su alcuni concorsi per assunzioni nel mondo della sanità che sarebbero stati pilotati, in particolare all'ospedale del capoluogo umbro. L'annuncio è arrivato nel pomeriggio di oggi dopo una lunga riunione che si è tenuta nel palazzo che ospita la sede della giunta, nel centro di Perugia. La notizia delle dimissioni è stata comunicata dalla stessa presidente di Regione con una lettera inviata alla presidente dell'assemblea legislativa Donatella Porzi.

Nella lettera di dimissioni Marini scrive: "Io sono una persona perbene, per me la politica è sempre stata ‘fare l'interesse generale', da sindaco della mia città, da europarlamentare, ed in questi anni da presidente di Regione. Quello che sta accadendo non solo mi addolora, ma mi sconvolge e sono sicura che ne uscirò personalmente a testa alta, perché – credetemi – io non ho niente a che fare con pratiche di esercizio del potere che non siano rispettose delle regole e della trasparenza, rifuggendo sempre da consorterie e gruppi di potere. Le istituzioni vengono prima delle persone che le guidano e non possono avere ombre che rafforzerebbero il già difficile rapporto di fiducia con i cittadini. Ritengo doloroso, ma giusto, rassegnare ora le mie dimissioni da presidente della Regione Umbria, perché ritengo di tutelare così l'istituzione che ho avuto l'onore di guidare, salvaguardare l'immagine della mia regione e della mia comunità e al tempo stesso avere la libertà di dimostrare la mia correttezza come persona e come amministratore pubblico".

Marini scrive ancora: "So così di fare la cosa più giusta e più coerente con i miei valori, quelli della mia famiglia e con quelli della comunità politica a me più vicina. Ringrazio chi in questi giorni difficili e complessi mi ha dato fiducia e attestati di stima. Mi pare importante mandare un saluto a tutti gli umbri ed alle popolazioni della Valnerina colpite dal sisma con le quali ho condiviso le fasi più difficili, ma umanamente più intense, del mio mandato istituzionale. So di fare la cosa più giusta per l'Umbria, questa mia bellissima terra, ricca di storia, cultura e valori di solidarietà".

Zingaretti: ‘Ha messo Umbria al primo posto'

Non si fa attendere il commento del segretario del Pd, Nicola Zingaretti: "Con le sue dimissioni ha scelto di mettere al primo posto il bene della sua Regione. Catiuscia, in questi anni, è stata al servizio delle istituzioni e dell'interesse generale e ha garantito all'Umbria sviluppo e qualità della vita e dei servizi. È stata una guida apprezzata per i suoi territori e benvoluta dalla sua comunità. Ora, sebbene in presenza di un'indagine che è ancora allo stato preliminare, ha scelto con responsabilità di fare un passo indietro proprio allo scopo di evitare imbarazzi e strumentalizzazioni per la sua Umbria. Da garantisti, aspetteremo che la giustizia faccia il suo corso prima di emettere giudizi definitivi. Spero lo facciano tutti".

Interviene anche Paola De Micheli, coordinatrice del Pd, rivolgendosi direttamente al vicepresidente del Consiglio: "Caro Di Maio vergognati tu. Parli di Zingaretti e delle dimissioni della Marini, che ci sono state, mentre hai aspettato tre anni sulle inchieste e sui processi della Raggi senza fare nulla. Anzi hai pure modificato il codice etico per evitare qualsiasi provvedimento a carico del sindaco della Capitale sotto inchiesta. Un minimo di decenza".

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