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Truffa rimborsi, presidente Mattarella riceverà Salvini per un colloquio

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceverà il vicepremier Matteo Salvini sulla vicenda della truffa rimborsi che riguarda la Lega Nord.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà il vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini, lunedì prossimo alle ore 12.00. Sono però escluse dall'oggetto del colloquio valutazioni o considerazioni su decisioni della magistratura. Lo ha detto con una nota l'ufficio stampa del Quirinale.

"Lunedì a mezzogiorno incontrerò Mattarella. Avrò il piacere di spiegargli le tante cose fatte nel mio primo mese da ministro, per mantenere le promesse, per difendere i confini, per proteggere gli italiani e riportare ordine, rispetto e tranquillità in Italia", ha scritto il vicepremier su Twitter.

Matteo Salvini aveva chiesto un incontro con il Capo dello Stato, per discutere degli attacchi ricevuti dalla Lega, per la sentenza della Cassazione, che ha definito "politica". La decisione di rivolgersi al presidente della Repubblica è stata contestata dall'opposizione, ma anche dallo stesso Consiglio superiore della magistratura, che appunto è presieduto da Mattarella: l'organo ha definito i toni del Carroccio "non accettabili". Ma per Salvini "solo in Turchia, nei tempi moderni, un partito democratico e votato da milioni di persone è stato messo fuorilegge attraverso la magistratura". 

La Cassazione ha autorizzato il sequestro dei beni personali di Umberto Bossi fino a 40 milioni, soldi sottratti allo Stato. Secondo le motivazioni dei giudici Bossi dovrà "indicare al Pm dove indirizzare le ricerche per rinvenire i fondi allo stato non rinvenuti in disponibilità della Lega ma", secondo il ‘Senatur', "esistenti". L'ex leader ha sostenuto infatti che i milioni ci sono senza però dire dove. Affermazioni, ha sottolineato la Cassazione, "allo stato del tutto prive della benché minima specificità".

La discrasia tra i 40 milioni per i quali è stato chiesto e già attuato il sequestro dei beni di Bossi e i 49 milioni di euro per i quali la Cassazione tre giorni fa ha dato il via libera al sequestro delle somme in futura disponibilità della Lega, è dovuto al fatto – secondo alcune fonti – che a Bossi e agli altri coimputati condannati con lui in primo grado sono state ‘scalate' le somme già messe sotto sequestro. Si tratta di circa due milioni trovati sul conto suo e su quello dell'ex tesoriere Francesco Belsito, degli altri beni sequestrati, e di quasi due milioni di euro bloccati alla Lega. Nel ricorso in Cassazione, Bossi ha cercato di ottenere il dissequestro dei suoi beni, convalidato dal Tribunale del riesame di Genova lo scorso dicembre, sostenendo che l'ok alla richiesta del pm, di sequestrare alla Lega "somme di denaro eventualmente disponibili in futuro", farebbe venire meno l'esigenza del sequestro disposto sui suoi averi. Gli ‘ermellini' hanno invece bollato la tesi come "manifestamente infondata, costituendo dato allo stato meramente ipotetico ed assertivo che il sequestro in danno della Lega conseguente all'accoglimento del ricorso del pm possa portare all'apprensione" di tutti i 49 milioni.

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