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Testimoni di Geova, il lato oscuro della fede

Testimoni di Geova S.p.A., un fiume di soldi dietro la fede: conti segreti e fondi speculativi

Può un “ente religioso, di istruzione, assistenza e beneficenza” investire in un fondo che ha sede in un paradiso fiscale? O essere il beneficiario delle azioni di società che vendono armi? Per rispondere a queste domande, Fanpage.it ha realizzato un’inchiesta sulle finanze della Società Torre di Guardia, l’istituzione dei testimoni di Geova per promuovere la loro opera religiosa in 240 Paesi al mondo.
A cura di Mirko Bellis
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Cosa hanno in comune la Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania, l’istituzione dei testimoni di Geova per promuovere la loro opera mondiale, e la JP Morgan, la più grande banca del mondo? Può un “ente religioso, di istruzione, assistenza e beneficenza” investire in un fondo che ha sede in un paradiso fiscale? Chi ha il compito di istruire spiritualmente, può essere il beneficiario delle azioni di società che vendono armi? Per rispondere a queste domande, Fanpage.it ha realizzato un'inchiesta sulle finanze della Società Torre di Guardia (in inglese, Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania), l’ente no profit istituito nel 1884 negli Stati Uniti e presieduto da un Corpo direttivo di 8 membri, lo “schiavo fedele e saggio”.

La Società Torre di Guardia ha tra i suoi obiettivi l’attività editoriale con la pubblicazione di Bibbie (circa 220 milioni di copie) e altri testi religiosi, l’istruzione, l’assistenza e beneficenza. La sede principale si trova a Warwick, nello Stato di New York, dove le varie congregazioni dei testimoni di Geova inviano i rapporti sull'opera di predicazione svolta da oltre otto milioni e mezzo di fedeli, presenti in 240 Paesi. Accanto a queste finalità religiose e caritatevoli, però, esiste un altro aspetto meno conosciuto: dai documenti contabili, infatti, emerge che la Torre di Guardia ha realizzato investimenti finanziari in JP Morgan; beneficiato di azioni di società che vendono armi; senza contare le entrate da un fondo in un paradiso fiscale o gli enormi profitti con la vendita di immobili a New York. Tutte queste attività, perfettamente legali, sono in gran parte sconosciute ai fedeli.

La Watch Tower e JP Morgan

L'estratto del documento della Sec in cui appare la percentuale posseduta dalla Watch Tower nel fondo JP Morgan
L'estratto del documento della Sec in cui appare la percentuale posseduta dalla Watch Tower nel fondo JP Morgan

Secondo un documento della Sec (Securities and Exchange Commission, l'ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori), nel 2016 la Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania possedeva il 10,58% di un fondo d'investimento della JP Morgan. Per capire chi è la JP Morgan Chase & Co. basti pensare che è la più grande banca del mondo, una multinazionale di servizi finanziari con sede a New York. La percentuale di azioni di capitale posseduta dalla Watch Tower si riferisce al JPMorgan Liquid Assets Money Market Fund, un fondo che ha nel suo portafogli obbligazioni bancarie, titoli di credito societari, certificati di deposito, valute, ecc. e il cui patrimonio totale ammonta a 5,88 miliardi di dollari. E questo non è l’unico investimento dell’ente religioso dei testimoni di Geova.

Il fondo North Haven Offshore: oltre 150mila dollari dal paradiso fiscale

Il modulo 990 dell’Internal Revenue Service (l'agenzia del governo degli Stati Uniti incaricata della riscossione dei tributi), fornisce le informazioni sulle entrate di un'organizzazione no profit. Dalla lettura del modello 990 della Watch Tower and Tract Society of Pennsylvania, relativo al 2015, si scopre che i profitti delle attività finanziarie sono state pari a 2.703.000 dollari. La maggior parte (2.597.900$) proviene dal Milestone Real Estate Investors II, LP, strumento finanziario di una società con sede a Dallas.

Ma la vera sorpresa arriva quando si vedono i 157.810 dollari frutto del North Haven Offshore Infrastructure Partners A L.P., un fondo d’investimento in capitale di rischio gestito da Morgan Stanley Infrastructure Inc, un altro colosso finanziario. La quota di partecipazione minima per entrare nel fondo è di 5 milioni di dollari. L’altro particolare è il luogo in cui il North Haven Offshore è registrato: nelle Isole Cayman, noto paradiso fiscale dove, oltre alle favorevoli condizioni fiscali, vige anche una ferrea segretezza bancaria.

Nel modello 990 della Watch Tower Society, inoltre, appaiono i Paesi nei quali l’istituto dei testimoni di Geova ha interessi finanziari. E anche qui nell'elenco ci sono diversi paradisi fiscali: Antigua e Barbuda, Curaçao, Grenada, Hong Kong e Svizzera.

Il modello 990 della Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania con le entrate degli investimenti finanziari
Il modello 990 della Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania con le entrate degli investimenti finanziari

Società Torre di Guardia, unico beneficiario del Trust di Henrietta M Riley

Il viaggio nelle finanze della Società Torre di Guardia prosegue con il Trust di Henrietta M Riley. Un Trust è un istituto giuridico in cui un soggetto (il trustee) gestisce uno o più beni conferitigli da altro soggetto (“disponente” o settlor) per uno scopo prestabilito e nell'interesse di uno o più beneficiari. Nel caso di cui ci occupiamo, Henrietta M Riley, avrebbe lasciato alla sua morte un cospicuo patrimonio i cui proventi devono essere destinati a “supporto” della Watch Tower. La gestione è affidata alla Comerica Bank, un istituto di credito di Detroit, e anche questa volta i documenti contabili sono importanti per approfondire la questione. Nel modello 990 della Henrietta M Riley Trust, riferito al 2015, si vede come il patrimonio totale fosse poco più di 3 milioni di dollari. Nel 2015 le entrate sono state di 640.319 dollari, di cui 566.096 trasferiti alla Società Torre di Guardia, l’unica beneficiaria del Trust di Henrietta M Riley.

Nel 2015, il Trust Henrietta M Riley ha trasferito 566.096 dollari alla Watch Tower
Nel 2015, il Trust Henrietta M Riley ha trasferito 566.096 dollari alla Watch Tower

Azioni di Philip Morris e di aziende produttrici di armi

Nel 2002 scoppiò uno scandalo perché, tra le azioni che componevano il Trust, spuntava anche il nome di Philip Morris, la multinazionale del tabacco. A quel punto, diversi fedeli hanno cominciato a chiedersi come fosse possibile che, benché la Torre di Guardia non sia la proprietaria del patrimonio del Trust, beneficiasse dei proventi di una società del tabacco (tenendo conto che per i TdG fumare è un peccato grave). Dopo questa polemica, nel bilancio del 2003 le azioni della Phillip Morris non comparivano più perché erano state vendute.

Il pacchetto di azioni della Philip Morris detenuto fino al 2002 dal Trust Henrietta M Riley, di cui unico beneficiario è la Watch Tower
Il pacchetto di azioni della Philip Morris detenuto fino al 2002 dal Trust Henrietta M Riley, di cui unico beneficiario è la Watch Tower

Le azioni di uno dei più grandi produttori di tabacco e sigarette al mondo sono scomparse dai documenti contabili del Trust, ma rimangono ancora quote di diverse società per lo meno discutibili, considerando che è un ente religioso a beneficiarsi dei profitti. Così nel patrimonio della Henrietta M Riley Trust del 2016 ci sono azioni dei principali gruppi finanziari mondiali, di aziende quali Amazon, Facebook, Yahoo, Monsanto, Visa, American Express e, soprattutto, di alcune società nel settore della difesa, come Lockheed Martin o Raytheon Company, il più importante produttore di missili guidati al mondo, e di Northrop Grumman, multinazionale americana produttrice dei bombardieri strategici B-2 Spirit. 

Nell'ultimo documento contabile del Trust Henrietta M Riley risultano azioni di società che vendono armi
Nell'ultimo documento contabile del Trust Henrietta M Riley risultano azioni di società che vendono armi

Vendita di immobili per oltre 2 miliardi di dollari

L’ultimo capitolo riguarda gli incassi record della Watch Tower realizzati tra il 2014 e il 2018 con la vendita di oltre 30 fra edifici e appartamenti a Brooklyn Heights, una zona residenziale di New York. Tra i palazzi venduti figurano anche lo storico quartier generale della congregazione nella Grande Mela (ceduto nel 2016 per 340 milioni di dollari) o la sede tipografica (prezzo di vendita 205 milioni). A comprare l'enorme patrimonio della società dei testimoni di Geova è stata anche la Kushner Companies, un promotore immobiliare con a capo Jared Kushner, il cognato del presidente americano Donald Trump. I proventi totali per la Watch Tower hanno superato i due miliardi di dollari. Secondo l’analisi della Downtown Brooklyn Partnership, la Società Torre di Guardia, solo per le vendite nel periodo 2004-2016, ha risparmiato 368 milioni di dollari di tasse in quanto ente no profit. 

L'atto di vendita del quartier generale della Watch Tower a Brooklyn per 340 milioni di dollari
L'atto di vendita del quartier generale della Watch Tower a Brooklyn per 340 milioni di dollari

“La persona amante del denaro disprezza Geova”

La maggior parte dei testimoni di Geova non conosce il patrimonio della società di cui fanno parte. Quello che invece imparano sono i precetti religiosi che l’organizzazione ha insegnato loro rispetto al denaro. E allora, cosa dicono su questo argomento i testi della Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova? “Chi ama il denaro è in una situazione spiritualmente pericolosa, e gli ʻavidi’ non erediteranno il Regno di Dio. Pertanto, uomini del genere non sono idonei per essere anziani o servitori di ministero”, recita una pubblicazione del 1990.

E ancora: “L’amor del denaro induce prontamente l’individuo a seguire la dannosa pratica di dire menzogne. Qualunque cosa pur di far soldi! Che valore hanno le promesse per chi ama il denaro? Non significano nulla. L’amore del denaro rende la persona schiava delle ricchezze e la induce a ubbidire e a servire questo mondo. La persona amante del denaro disprezza Geova”.

Infine su “Svegliatevi!”, una rivista edita dalla Torre di Guardia: “Nel giorno di giudizio di Geova, che si avvicina a grandi passi, il problema sarà risolto una volta per tutte. L’argento e l’oro saranno privi di valore, e azioni e obbligazioni non varranno più della carta su cui sono stampate”. Ma su quest’ultimo punto, per il bene degli investimenti finanziari della Watch Tower, c’è da sperare che la profezia non si avveri.

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