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Terremoto, una notte di paura: 17 i morti. Emergenza, Governo rincara la benzina (DIRETTA)

La terra trema ancora nelle zone del nord Italia colpite dal terremoto. I morti accertati sono 17, centinaia i feriti e migliaia gli sfollati. Il Consiglio dei ministri, per aiutare i terremotati, ha deciso di aumentare le accise sui carburanti. Napolitano: “Non possiamo piangerci addosso”.
A cura di Susanna Picone
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La terra trema ancora nelle zone del nord Italia colpite dal terremoto. I morti accertati nella giornata di ieri sono 16, centinaia i feriti e migliaia gli sfollati. Intanto si continua a cercare tra le macerie.

Ore 19.30 – È durato un’ora e mezza l’incontro tra il Capo dello Stato Napolitano, il presidente Monti e i presidenti delle Camere durante il quale andavano prese le decisioni sulle tanto discusse celebrazioni di quest’anno del 2 giugno. Ciò che emerge dal summit è che a favore dei terremotati viene assicurato il “massimo impegno delle forze dello Stato e la più ampia solidarietà nazionale”.

Ore 17.30 – Continua sul web la battaglia contro la parata del 2 giugno. Nonostante le decisioni già prese sono in tanti a chiedere ancora con forza la cancellazione delle celebrazioni del 2 giugno. È su Twitter che in particolare è forte la protesta: l’hashtag #bloccare2giugno è tra gli argomenti più discussi.

Ore 17.15 – Il 2 giugno i sindacati nelle zone del terremoto. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti saranno il prossimo 2 giugno nelle zone dell’Emilia devastate dal sisma. Lo hanno annunciato gli stessi sindacati in una conferenza stampa convocata per confermare il rinvio della manifestazione sulla crescita, occupazione e abbassamento della pressione fiscale prevista per il 2 giugno e spostata al 16 giugno.

Ore 16.45 – Passera: Siamo certi che, in questo momento di emergenza, anche le aziende petrolifere, che rappresentano uno dei comparti industriali più importanti a livello nazionale, vorranno fare la loro parte.

Ore 16.35 – Passera: “Abbassare margini per compensare accise”. Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ha chiesto all'Unione Petrolifera di valutare l'opportunità di ridurre il prezzo industriale dei carburanti (al netto delle imposte) per contribuire a farsi carico dell'aumento dell'accisa deciso dal Governo per finanziare l'emergenza terremoto in Emilia Romagna.

Ore 16.30 – Gabrielli: “Da Napolitano sacrosanta verità”. Il commento alle parole del Capo dello Stato del Prefetto Gabrielli: “Il Presidente Napolitano ha detto una sacrosanta verità. Il tema della prevenzione oggi, non solo in Emilia ma su tutto il territorio nazionale, viene ricordato solo quando accadono eventi luttuosi: oggi il rischio sismico, ieri il rischio idrogeologico e domani magari il rischio vulcanico”. Per Gabrielli bisogna fare prevenzione e farla seriamente, dando nome e cognome, “ci sono soggetti istituzionali più attenti e altri meno”.

Ore 16.20 – In corso verifiche nel mantovano, non quantificabili i danni. I Vigili del Fuoco stanno procedendo con la verifica dell’agibilità degli stabili lesionati nei centri storici del Comuni maggiormente colpiti. In supporto agli uomini del comando di Mantova vi sono una sessantina di colleghi provenienti dai comandi di Como, Milano, Lecco, Pavia e Cremona. Non si quantificano i danni ma si prevede che per ritornare alla normalità occorreranno decine di milioni di euro. Il settore economico che appare più colpito è quello caseario.

Ore 16.05 – “Tutto secondo copione. È dai tempi della guerra di Etiopia che si affrontano le emergenze con l'introduzione di nuove accise sulla benzina. Invece di tagliare le spese inutili, come la parata del 2 giugno, o di introdurre soluzioni di tipo progressivo, anche questa emergenza terremoto viene affrontata dal governo con il solito aumento indiscriminato delle tasse”: è questo il commento di Alessandro Pignatiello della Segreteria nazionale del Pdci-Federazione della Sinistra in merito alla decisione di aumentare la benzina di 2 centesimi e di non cancellare la parata militare del 2 giugno.

Ore 15.45 – Anche i Vigili del fuoco contro la parata del 2 giugno. Anche l’Usd dei Vigili del fuoco si è unita al coro di coloro che non vogliono che il 2 giugno sia festeggiato chiedendo la sospensione della parata e che i lavoratori del corpo nazionale “non vengano mandati a esibirsi in una sfilata, ma a prestare la loro opera di soccorso tecnico urgente alla popolazione delle zone terremotate”.

Ore 15.35 – Parla il sindaco di Cavezzo: “Ieri una cosa molto vicina all’apocalisse”.Alle 9 mi trovavo nell'ufficio in Comune e nella mia stanza è crollato il tramezzo e sono venuti giù gli scaffali. Poco dopo le 12 guidavo la macchina quando una scossa mi ha quasi mandato fuori strada. Poi poco prima delle 13 ero davanti al Palazzetto dello sport e l'ho visto vibrare. Il 20 maggio scorso avevamo registrato lesioni nei principali edifici pubblici e alcune abitazioni erano state lesionate e danni si erano avuti anche nelle chiese. Ieri sono crollati tutti gli edifici lesionati e altri sono crollati e altri ancora si sono lesionati. Tutto ciò ha generato in tutti noi la convinzione che entrare in un fabbricato non è cosa tranquilla”. Il drammatico racconto di Stefano Draghetti che ha aggiunto che ora si vuole cercare una sistemazione alberghiera “più confortevole” soprattutto per gli anziani sopra i 75 anni e per le donne con bambini piccoli.

Ore 15.25 – Roberto Formigoni è tornato sulle misure prese dal Governo con un commento “positivo”. Da quello che ho potuto leggere – ha detto il presidente della Lombardia – è una prima risposta alle esigenze che avevamo segnalato.

Ore 15.20 – A Modena e Reggio Emilia università chiuse fino al 1 giugno compreso. È la decisione presa precauzionalmente dall’ateneo per consentire il completamento dei sopralluoghi che il rettore Aldo Tomasi ha affidato all’Ufficio tecnico e a un gruppo di esperti. Il rettore ha detto che in questo momento, dopo l’ennesima imprevedibile tragedia che si è consumata in queste ore, “il nostro pensiero, oltre alle famiglie delle purtroppo numerose vittime avutesi nel modenese, deve andare alla sicurezza dei nostri studenti e dei lavoratori”.

Ore 15.10 – Sul sito del Comune di Mirandola l’appello per gli aiuti.  Mirandola, uno dei Comuni fantasma del modenese, chiede tramite il proprio sito internet generi alimentari e prodotti sanitari: “Pane, pasta, latte per bambini, pannoloni per anziani, materiale igienico (sapone, doccia schiuma, shampoo), assorbenti igienici, omogeneizzati, alimenti a lunga conservazione”. Per grandi quantità si chiede di contattare lo 059200200, mentre quantità minori possono essere consegnate alle scuole medie Montanari.

Ore 15 – Bersani sulle misure del Governo: “Un primo segnale forte” – “Si vede un primo segnale forte da parte del governo sulle proprietà di intervento segnalate dalla regione Emilia Romagna. Naturalmente guarderemo nel dettaglio il provvedimento e daremo il nostro contributo sui contenuti”. È quanto ha dichiarato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.

Ore 14.55 – Per il premier Monti, in visita alla comunità di Sant’Egidio, “il Paese si salva solo se unito”. Il presidente del Consiglio ha nuovamente assicurato che l’Emilia Romagna non sarà lasciata sola e che il governo ha predisposto interventi efficaci per il sisma.

Ore 14.45 – Nuova scossa avvertita alle 14.01. Una scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione in provincia di Modena, epicentro tra Mirandola, Medolla e San Possidonio. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia quest’ultima scossa è stata di magnitudo 3.2.

Ore 14.40 – I due forti terremoti in Emilia Romagna, quello del 20 maggio e l’ultimo di ieri, hanno ucciso in totale 24 persone. Lo ha ricordato Franco Gabrielli che, in ricognizione sui luoghi colpiti, ha detto di augurarsi che questo sia il dato definitivo. Il prefetto ha anche ricordato che la ricognizione delle esigenze dell’emergenza del post terremoto non interessa solo le province di Modena e Ferrara ma “lambisce anche il basso Mantovano e il Polesine”.

Ore 14.30 – Il Capo della Protezione Civile Gabrielli sulle decisioni prese dal Cdm: “Abbiamo salutato con grande soddisfazione le decisioni del Consiglio dei Ministri perché traducono in atti le decisioni assunte immediatamente dopo il sisma. Si tratta di atti che avranno effetti importanti perché – ha aggiunto Franco Gabrielli – si tradurranno in fiducia nei cittadini mentre lo sciame sismico continua. La vicinanza delle istituzioni fa bene a questa terra e questa terra se lo merita”.

Ore 14.15- Nuovo bilancio delle conseguenze del sisma – 17 le vittime, circa 350 i feriti, 228 le scosse tra le 9 di ieri mattina e le 13 di oggi, sono 13.000 le persone assistite dalla Protezione civile regionale e nazionale. Sono i numeri del terremoto diffusi dalla Regione Emilia-Romagna.

Terremoto in Emilia, ancora scosse

Ore 13.52 – La Commissione Europea tende la mano all'Italia e ai terremotati  – Lo ha fatto sapere Jose Manuel Barroso esprimendo, in italiano, le condoglianze di tutto l'istituzione UE alle vittime del sisma: "Siamo pronti ad aiutare concretamente l'Italia per questa e le precedenti catastrofi naturali".

Ore 13.47 – La sequenza sismica potrebbe durare anche degli anni – E' l'ipotesi del presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Stefano Gresta, nella conferenza organizzata nel day after del terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna, e tutto il nord Italia in generale, per la seconda volta in 10 giorni: "Sarà una sequenza sismica lunga, che potrebbe durare mesi o anni, con sequenze di magnitudo confrontabile alla scossa principale".

Ore 13.40 – Ministro Cancellieri: "Le vittime del sisma sono morti sul lavoro" – "Ricordo con dolore i morti dell'Emilia, che sono morti sul lavoro, per la maggior parte operai ma anche imprenditori". Lo ha detto il ministro dell'interno Anna Maria Cancellieri alla presentazione del Protocollo tra Ministero ed Enel.

Ore 13.35 – INGV: “Presto per parlare di una seconda faglia” – "Non possiamo escludere la presenza di una seconda faglia, anche se i dati attuali ci dicono che il sisma ha avuto lo stesso meccanismo del terremoto del 20 maggio. Per capire se si tratta di quello, o di un'eventuale seconda faglia, ci vorrà comunque un'analisi più approfondita". Lo dice Stefano Gresta, il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, in conferenza stampa a Roma.

Ore 13.30 – ERRANI: “GLI ITALIANI CAPIRANNO L’AUMENTO DELLE ACCISE”

Ore 13 – Allestiti nuovi campi per gli sfollati – Secondo alcuni dati provvisori resi noti dalla Protezione Civile sono stati allestiti 7 nuovi campi per accogliere gli sfollati del Modenese, a Novi, Cavezzo, Mirandola, Concordia, Carpi, Medolla e San Prospero. Complessivamente nei 7 nuovi campi hanno trovato posto circa 2000 persone. Altri cinque campi, già allestiti dopo la scossa del 20 maggio, sono stati potenziati per accogliere altri 1000 sfollati.

Ore 12.55 – Giorgio Napolitano: “Non bisogna piangersi addosso” – “Anche in questo momento le istituzioni devono dare esempio di fermezza e serenità. Non possiamo solo piangersi addosso. Abbiamo il dovere di dare un messaggio di fiducia. E ci sono le ragioni per farlo”, è quanto ha detto il Capo dello Stato da Pordenone. Nel pomeriggio tornerà a Roma per organizzare le celebrazioni del 2 giugno.

Ore 12.50 – La manifestazione dei sindacati slitta dal 2 al 16 giugno.

Ore 12.45 – Antonio Di Pietro su Twitter ritorna sul dramma dei lavoratori morti: “Se quando la terra trema i capannoni crollano uccidendo gli operai la colpa non è del destino feroce ma di chi ha costruito i capannoni”.

Ore 12.40 – IL 4 GIUGNO LUTTO NAZIONALE – Il Governo ha deciso che lunedì prossimo 4 giugno sarà lutto nazionale. “Durante la giornata di lutto le bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici di tutta Italia saranno esposte a mezz’asta. Si osserverà un minuto di raccoglimento nelle scuole di ogni ordine e grado. Sono inoltre auspicate iniziative autonome da parte delle associazioni di categoria del commercio per la chiusura degli esercizi durante le esequie degli scomparsi e la modifica dei programmi televisivi nella giornata delle esequie”, è quanto si apprende dalle decisioni del CdM.

Ore 12.30 – AUMENTA LA BENZINA PER AIUTO AI TERREMOTATI – Tra le misure decise dal Governo c’è l’aumento di 2 centesimi dell’accisa sui carburanti così come l’utilizzo di fondi resi disponibili dalla spending review, il rinvio dei versamenti fiscali e contributi a settembre e ha previsto, per decreto, la deroga al Patto di stabilità, entro un limite definito per i Comuni, delle spese per la ricostruzione. Esteso lo stato di emergenza alle Province di Reggio Emilia e Rovigo. Al Presidente della Regione sono affidati i compiti di Commissario per la ricostruzione, ai Sindaci dei comuni colpiti sono affidate le funzioni di Vice Commissari.

Ore 12.25 – Il Cdm ha osservato un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Emilia. Lo ha riferito il ministro per la cooperazione e l’integrazione Andrea Riccardi, a margine di un convegno. “C’era un bel clima, il presidente Monti ha detto parole molto toccanti. Siamo molto vicini alle popolazioni”.

Ore 12.20 – Il Procuratore capo di Modena Vito Zincani ha annunciato l'apertura di un’inchiesta relativa alle vittime dei crolli avvenuti in provincia di Modena a causa del terremoto. Il Procuratore sui crolli dei capannoni ha detto che la "politica industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati è una politica suicida".

Ore 12.15 – Napolitano: “Al di là delle polemiche il 2 giugno va celebrato”.

Ore 12.10 – Biagio Santucci è l’ultimo lavoratore vittima del sisma –Con il ritrovamento dell’ultimo corpo a Medolla sale a 14, su un totale di 17 persone, il numero dei lavoratori morti a causa dei crolli delle loro aziende. L’operai trovato morto pochi minuti fa è stato identificato: si tratta di Biagio Santucci.

Terremoto Emilia Romagna

Ore 12 – Il Pontefice Benedetto XVI si è detto oggi “vicino con la preghiera e l’affetto” ai colpiti del terremoto esprimendo cordoglio ai familiari delle vittime. “Con l’aiuto di tutti e la solidarietà dell’intera Nazione” il Papa spera che al più presto possa riprendere la vita normale nelle zone “così duramente provate”.

Ore 11.50 – L’Unesco invierà molto presto una missione nelle zone colpite dal nuovo sisma “per valutare insieme alle autorità italiane cosa è possibile fare per ricostruire” il patrimonio culturale distrutto o danneggiato dal terremoto. Lo ha annunciato Irina Bokova, direttore generale dell’organizzazione delle Nazioni Unite basata a Parigi.

Ore 11.35 – SAREBBE STATO TROVATO SENZA VITA L’ULTIMO DISPERSO –Si spengono le speranze per l’ultimo operaio intrappolato sotto le macerie di Medolla. I soccorsi avrebbero infatti trovato il suo corpo senza vita. Sale dunque a quattro il numero di vittime morte sotto la fabbrica della Haemotronic di Medolla e a 17 il numero totale delle vittime di questo ultimo sisma. Sotto le macerie di Medolla erano già state trovate tre persone, il cadavere di un operaio era stato individuato ed estratto ieri mattina. Gli altri due sono stati trovati nel pomeriggio di ieri ma per estrarli servono dei macchinari pesanti che non sarebbero stati utilizzati finché ci sarebbero state speranze di trovare in vita l'ultimo disperso.

Terremoto in Emilia, ancora scosse

Ore 11.30 – Verifiche nelle scuole a Bologna, l’assessore ai lavori pubblici della città, Riccardo Malagoli, ha affermato che si stanno effettuando controlli in tutte le scuole: “Alcune avevano qualche problema che andava verificato oggi e in giornata avremo una mappa precisa di tutte quelle che dovessero essere, speriamo di no, dichiarate parzialmente o totalmente inagibili”.

Ore 11.15 Il mondo dello spettacolo solidale ai terremotati – Il cantante Gianni Morandi si unisce su Facebook all’appello per l’invio di un sms solidale da 2 euro a favore delle popolazioni colpite dal sisma. Sulla sua pagina Facebook compare il numero 45500 istituito dal Dipartimento della Protezione Civile per raccogliere fondi da destinare ai terremotati dell’Emilia Romagna.

Ore 11.10 – Susanna Camusso: “Stiamo valutando l’opportunità di una manifestazione unitaria” –  “Stiamo ragionando, terremo una conferenza stampa questo pomeriggio". Così Susanna Camusso, segretario generale Cgil, e Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl, rispondono ai giornalisti che chiedono loro se la manifestazione unitaria indetta con la Uil il 2 giugno a Roma verrà confermata o meno.

Ore 11.05 – Per il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, “la polemica sui capannoni mi pare artificiosa”. La dichiarazione di Squinzi che, a margine dell’Assemblea di Confindustria Catania ad Aci Castello, ha risposto sui danni e le vittime del sisma.

Ore 11 – A Medolla si continua a cercare l’operaio che manca all’appello sotto le macerie. Il sindaco del comune colpito dal terremoto: “Si spera nel miracolo”.

Ore 10.55 – “Saggia la decisione di Napolitano sul 2 giugno” – Lo dice Roberto Formigoni in visita a Moglia, nel mantovano, da dove ha spiegato che “ormai siamo a tre giorni dal 2 giugno e la gran massa delle spese previste è già stata realizzata”. Dunque tenere una sfilata dallo stile sobrio e ricordare i lutti e le rovine appare la scelta più saggia.

Ore 10.45 – Il Capo dello Stato Napolitano ha deciso di rientrare prima a Roma (si trova a Pordenone per la seconda giornata della sua visita ufficiale in Friuli) per rivedere la festa del 2 giugno. Napolitano avrà una serie di incontri in vista delle celebrazioni che verranno ridefinite e che si svolgeranno con un carattere di sobrietà per rispetto alle vittime del terremoto.

Ore 10.40 – Il ministro Fornero: “Il lavoro è stato il vero epicentro del sisma” – Prendendo la parola dell’aula del Senato, il ministro Elsa Fornero ha aperto il suo intervento rendendo “un dovuto e vibrante omaggio ai lavoratori morti sotto le macerie della fabbrica dove avevano ripreso il lavoro dopo il terremoto della scorsa settimana”.

Ore 10.35 – Intorno alle 10.15 è iniziato il Consiglio dei Ministri convocato per predisporre le misure per l'emergenza terremoto in Emilia.

Ore 10.30 – Formigoni: “Mi auguro sospensione del patto di stabilità” – “In Emilia Romagna e nella provincia di Mantova i danni sono ingenti e bisogna fare presto per dare una mano e per poter permettere di ripartire. La richiesta della sospensione del patto di stabilità è la prima richiesta. Mi è stato garantito che nella riunione del Consiglio dei Ministri di oggi sarà esaminata e io mi auguro che ci sia una risposta positiva”. Di fronte a queste tragedie, ha detto il presidente della Lombardia, il patto di stabilità rappresenta un ostacolo al buon governo e alla ripresa.

Ore 10.15 Il ministro Cancellieri sulla parata del 2 giugno –Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri è tornata sulla questione della parata del 2 giugno che, secondo quanto ha deciso Giorgio Napolitano, si festeggerà “con sobrietà”. Sulla stessa lunghezza d’onda la Cancellieri secondo la quale la Festa della Repubblica “sarà un’occasione per ricordare i valori della Nazione, naturalmente con sobrietà e compostezza”. Tante le polemiche e gli appelli di coloro che volevano che questi soldi fossero destinati ai terremotati. Anche Andrea Riccardi, nel commentare con i giornalisti il senso della parata militare del 2 giugno, ha detto che quest’anno “non sarà una festa, in un fine settimana di dolore”. Lo Stato, secondo il ministro per l’Integrazione e cooperazione internazionale, “non si scioglie ma si rafforza, nel dolore”.

Non accennano a fermarsi le scosse in Emilia Romagna. La notte successiva al pesante sisma di ieri mattina che ha causato almeno 16 vittime è stata caratterizzata da decine di nuove scosse. Una sessantina quelle avvertite questa notte, la più forte di magnitudo 3.4 alle 3.54 con epicentro Camposanto, Mirandola, San Felice sul Panaro e San Giovanni del Russo. Il numero degli sfollati, che si somma a quelli dello scorso forte sisma del 20 maggio, è sulle 14000 unità. I feriti sono oltre 300. Si continua a scavare sotto le macerie, sotto le chiese, nei paesi fantasma: non è stato ancora trovato l’operaio disperso nel crollo dell’azienda Haematronic di Medolla, nella provincia di Modena. I vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la notte senza alcun risultato.

Intanto, lo Stato ha fatto sapere che lunedì 4 giugno sarà giorno di lutto nazionale per le vittime del terremoto mentre oggi il Consiglio dei Ministri varerà altri decreti per questo ulteriore stato di crisi dell’Emilia Romagna.

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