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Terremoto, bilancio vittime sale a 296. Nelle zone colpite dal sisma arriva il maltempo

Individuato il corpo di Sayed, il rifugiato afghano rimasto sepolto sotto le macerie della sua casa ad Amatrice. Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio: “Dobbiamo chiudere le aree attendate il prima possibile, già dalla prossima settimana il meteo cambierà”.
A cura di Susanna Picone
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Non si ferma lo sciame sismico nella zona appenninica compresa tra Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, area colpita dal devastante terremoto del 24 agosto scorso. Nelle ultime ore i sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato decine di scosse avvertite anche dalla popolazione. Sale ancora, inoltre, il bilancio delle vittime. Per il terremoto del 24 agosto si contano 296 morti. È stato infatti individuato ieri dai vigili del fuoco il corpo dell’ultimo disperso, Sayed, il rifugiato afghano rimasto sepolto sotto le macerie della sua casa ad Amatrice.

Allerta maltempo nelle aree colpite dal terremoto – Preoccupano anche le condizioni meteo. La protezione civile ha diffuso una allerta arancione per l'Umbria e le Marche, dove a partire da oggi si prevedono forti temporali; nel pomeriggio peggiora il tempo anche in Lazio, in Abruzzo e Molise. Non si esclude nemmeno l'arrivo della grandine, accompagnata da forti raffiche di vento. Il maltempo potrebbe rallentare le operazioni di messa in sicurezza dei comuni colpiti dal terremoto e rendere ancora più difficile la vita di chi si trova nelle tendopoli.

Maroni: “Usare i prefabbricati Expo” – Intanto il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, ha invitato il commissario straordinario Vasco Errani a utilizzare i prefabbricati del campo base di Expo per alloggiare chi ha perso la casa a causa del terremoto. Questa scelta, ha detto, consentirebbe agli sfollati di lasciare le tende “in poche settimane, e non in sette mesi”, periodo indicato da Errani per realizzare un villaggio ad hoc. “Vogliamo dare qualità abitativa e non emergenziale”, ha detto il commissario da Pescara del Tronto: “Le casette – ha aggiunto – avranno servizi, negozi e luoghi della comunità per tenere insieme la gente, proprio come ci chiedono i sindaci”.

Curcio: “Via tende il prima possibile” – Da parte sua il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha assicurato che le tendopoli scompariranno il prima possibile. “Dobbiamo chiudere le aree attendate il prima possibile, già dalla prossima settimana il meteo cambierà, il clima rischia di diventare più rigido, dobbiamo spostare subito le categorie di persone più fragili”, ha detto Curcio al termine della riunione con i vertici della Regione Marche, il commissario Errani, e i sindaci dei comuni del cratere marchigiano.

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