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Strage al college in Oregon: l’assalitore è un 26enne, ucciso dalla polizia

Il killer identificato come il 26enne Chris Harper Mercer, un ragazzo che non frequentava la scuola ma viveva nella zona del College. Obama: “Siamo l’unico Paese moderno al mondo dove queste sparatorie sono diventate una routine”
A cura di Antonio Palma
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Ore 23 – Obama: “Non agire sulle armi è decisione politica”. Il presidente Obama è tornato anche in serata a parlare della polemica sulle armi facili negli Stati Uniti. “Nulla cambierà fino a che non cambia l'atteggiamento della politica. Perché il non agire è frutto di una decisione politica”, così il presidente americano su chi in Congresso ha sempre bloccato la stretta sulle armi da fuoco. “Se non cambiamo quelle dinamiche politiche legate alle lobby, noi non cambiamo”, ha detto ancora il presidente aggiungendo che “in tutta onestà la questione riguarda sì in particolare i repubblicani, ma non unicamente”. Intanto la polizia ha scoperto che il killer Chris Harper Mercer possedeva almeno 13 armi da fuoco, sei delle quali sono state trovate sul luogo della sparatoria. L'agente che ha parlato in conferenza stampa ha poi aggiunto che Mercer aveva portato con sé al campus anche un giubbotto antiproiettile e cinque caricatori pieni di munizioni. Le altre sette armi da fuoco che possedeva sono state trovate nel suo appartamento, che condivideva con la madre.

UPDATE ore 17.45 – E' un Barack Obama commosso e affranto quello che ha parlato alla nazione in seguito all'ennesima strage di giovani causata dall'uso disinvolto di armi da fuoco. Il capo della Casa Bianca ha dichiarato: "Possiamo fare qualcosa per cambiare le cose. Ma non posso farlo da solo, senza il Congresso, senza i governatori. Spero di non dover tornare di nuovo qui durante il mio mandato da presidente per fare le condoglianze a tante famiglie, a tante madri".

L'ennesima tragedia ha sollevato nuovamente il problema dell'accesso disinvolto alle armi da fuoco e delle innumerevoli stragi commesse sia in luoghi pubblici che nelle abitazioni private. Secondo i dati del "Centers for Disease Control and Prevention", rivelati da La Stampa – nel 2013 le armi detenute dai cittadini americani "sono state usate per commettere 11.203 omicidi e 21.175 suicidi, a cui vanno aggiunti 505 incidenti e 281 decessi con motivazioni ancora incerte. In totale 33.169 vittime in un solo anno, cioè circa un terzo dei soldati americani morti durante l’intero conflitto in Vietnam".

318 milioni di persone, e praticamente ognuna ha un’arma. Secondo uno studio del Pew Center, il Paese che ha più fucili e pistole in circolazione dopo l’America è l’India, con 46 milioni di pezzi distribuiti fra 1,25 miliardi di abitanti. Anni luce di distanza dagli Usa. In base ai dati raccolti dai

È di dieci morti e dieci persone ferite, alcune in gravi condizioni, il bilancio della tremenda sparatoria avvenuta ieri in un istituto scolastico americano in Oregon, l'Umpqua Community College di Rosenburg, . L'autore della mattanza è stato identificato come il 26enne Chris Harper Mercer, un ragazzo che non frequentava la scuola ma viveva nella zona del College in un appartamento, probabilmente con la madre. Stando alle prime ricostruzioni dell'accaduto, l'uomo si sarebbe presentato nell'istituto armato di tre pistole e almeno un fucile, oltre ad una grande quantità di munizioni. Dopo aver colpito almeno una ventina di studenti del college, l'uomo è stato ucciso in un scontro a fuoco dagli agenti di polizia giunti sul posto. Secondo i media locali aveva anche un giubbotto antiproiettile, ma non è chiaro se lo indossasse al momento della sparatoria. Gli inquirenti ora stanno cercando di capire quali siano le motivazioni dietro l'ennesima strage in una scuola.

Il killer Chris Harper Mercer
Il killer Chris Harper Mercer

Proprio per accertare il movente dell'assalto la polizia sta ora scandagliando i profili social del giovane e le sue attività sul web nelle ultime ore. Secondo alcune indiscrezioni, non confermate ufficialmente, infatti il 26enne avrebbe annunciato su alcuni forum la strage imminente avvertendo di stare lontani da quella scuola, mentre su altri siti faceva riferiremo a motivazioni religiose. In alcuni profili online sembra si definisse “conservatore” e sottolineava che non gli piaceva “la religione organizzata”. Stando alle prime testimonianze raccolte in effetti pare che prima di aprire il fuoco il killer abbia chiesto agli studenti di alzarsi in piedi e dire quale fosse la loro religione.

Le testimonianze dei sopravvissuti

"Il killer faceva allineare le persone e chiedeva loro se erano cristiani" ha spiegato un testimone. "Sei cristiano? Bene tra un attimo vedrai Dio" sarebbe un'altra delle frasi del killer 26enne rivelata dai testimoni, che sottolineano: "Se dicevano sì, gli sparava alla testa. Se dicevano no oppure non rispondevano gli sparava nelle gambe". "È apparso come un giovane arrabbiato, pieno di odio" ha confermato un agente dopo aver raccolto le prime testimonianze. I media Usa riferiscono che su alcuni profili sui social network legati a un indirizzo e-mail fatto risalire a Chris Harper Mercer il giovane si professava "conservatore repubblicano" e respingeva le "religioni organizzate". In un altro profilo invece comparirebbe una sua foto con un'arma e immagini propagandistiche pro Ira. " Sembra che più persone uccidi, più sei sotto le luci della ribalta" avrebbe scritto  il 26enne parlando invece della vicenda dell'ex reporter tv che ha ucciso due colleghi in diretta a fine agosto, aggiungendo: "Ho notato che tanti sono come lui, soli e sconosciuti, ma se spargono un po' di sangue il mondo intero sa chi sono". In un messaggio pubblicato in rete poche ore prima della tragedia un ragazzo aveva raccomandato agli altri di non andare scuola il giorno dopo ma non si sa se il fatto sia collegato all'assalto.

Lo studente-soldato che ha affrontato il killer

I primi spari ci sono stati nell'aula 15 dell'edificio dove si trovavano diverse persone. Per loro nessuno scampo. Nel fuggi fuggi generale dopo gli spari c'è anche chi ha affrontato l'uomo ed è rimasto colpito come Chris Mintz, un 30enne ferito da cinque colpi di pistola sparati da Chris Harper Mercer. Secondo quanto riportato dal Daily Beast, Chris Mintz studia al college per diventare professore di educazione fisica dopo un periodo trascorso nell'esercito, così al momento dell'irruzione non avrebbe esitato a difendere i suoi compagni di studi. Fortunatamente i proiettili non hanno colpito organi vitali e l'uomo ora dovrà essere operato.

Obama: "Siamo tutti collettivamente responsabili"

"Mai più condoglianze per fatti come questo" ha tuonato Obama dalla Casa Bianca in una sofferta conferenza stampa sull'accaduto dove ha invitato nuovamente il Paese a dire no alle armi facili. "Di fronte questi episodi che si ripetono le preghiere non bastano" ha dichiarato il Presidente statunitense commentando la tragedia nel college dell'Oregon, sottolineando: "Siamo l'unico Paese moderno al mondo che vede questo tipo di sparatorie quasi ogni mese. Sono diventate una routine". "Siamo tutti collettivamente responsabili" per questo tipo di tragedie" ha concluso Obama. Intanto la comunità di Roseburg, ancora sotto shock per l'accaduto, ha organizzato una grande fiaccolata in ricordo delle vittime della strage all'Umpqua Community College. I residenti della città a sud di Portland si sono radunati in un parco non lontano dal college dove hanno intonato canti e preghiere.

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