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Tassa di ingresso per i passeggeri delle crociere: quali isole greche hanno introdotto l’imposta

Avete organizzato una vacanza in Grecia in crociera? Su alcune isole è stata introdotta una tassa di ingresso ai turisti che arrivano in nave: ecco dove si dovrà pagare per visitare il centro e le spiagge iconiche.
A cura di Valeria Paglionico
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La Grecia continua a essere una delle mete più gettonate per le vacanze estive, tanto che anche quest'anno si prevede un numero di visitatori da record. C'è chi farà un salto nella capitale Atene, chi preferirà dei luoghi ancora sconosciuti e incontaminati e chi, invece, punterà tutto sulle isole iconiche: la cosa certa è che molto probabilmente il paese finirà ancora una volta al centro dell'attenzione dei media a causa dell'overtourism. È proprio per combattere il fenomeno che due famosissime isole greche hanno introdotto una tassa di ingresso a coloro che arrivano in crociera: ecco tutto ciò che c'è da sapere sulla questione.

Le isole greche che hanno introdotto la tassa d'ingresso

Lo scorso anno su alcune delle più note isole greche si sono verificati dei piccoli inconvenienti a causa dell'overtourism: a causa dei migliaia di turisti che ogni giorno arrivavano a bordo delle navi da crociera, in alcuni momenti la folla in spiaggia e tra le strade del centro era davvero eccessiva e la cosa aveva reso impossibile la normale vita dei residenti. Per limitare il fenomeno Santorini e Mykonos hanno introdotto un provvedimento destinato a cambiare le cose: a partire dall'1 luglio 2025 i "crocieristi" devono pagare 20 euro per accedere e visitare le isole.

Quanto si paga per accedere a Mykonos e Santorini

La nuova imposta di ingresso verrà applicata durante il periodo di alta stagione, dunque fino al 30 settembre, mentre in bassa stagione, dunque dall'1 aprile al 31 maggio e dall'1 al 31 ottobre, scenderà a 12 euro a persona. L'obiettivo è tenere sotto controllo il fenomeno dell'overtourism, visto che solo nel 2024 in Grecia si è registrato l'arrivo di quasi 6.000 navi da crociera. Inizialmente la norma sarebbe dovuta essere introdotta a partire da giugno ma, a causa del calo di visite legato al terremoto a Santorini, le cose sono leggermente cambiate. I "crocieristi" saranno tenuti a pagare la tassa al momento dello sbarco della nave e i fondi raccolti andranno nelle casse di stato per finanziare progetti turistici e infrastrutturali.

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