Stacca dalla parete e mangia la banana di Cattelan da 6 milioni: perché viene voglia di addentarla?

Il suo nome ufficiale è Comedian, ma per tutti è semplicemente "la banana di Cattelan": un'opera che nella sua semplicità è risultata dirompente sin dalla prima esposizione, diventando iconica nel mondo dell'arte contemporanea. Oggi gode oggi di fama mondiale: è una calamita per curiosi e appassionati. Ma anche per i più affamati d'arte, nel vero senso della parola. Infatti è successo di nuovo: la fatidica banana è stata mangiata da un visitatore del museo, replicando un'impresa in realtà già vista.
La banana di Cattelan mangiata al Centre Pompidou
L'opera dell'artista padovano era esposta al Centre Pompidou di Metz, nell'est della Francia, nell'ambito della mostra Dimanche Sans Fin, allestita in occasione dei 15 anni del museo. Il capolavoro è stato addentato da un visitatore, che ha staccato la banana dalla parete (a cui è attaccata da semplice nastro adesivo) e l'ha mangiata. Sono immediatamente intervenuti gli addetti alla sicurezza, che hanno provveduto a reinstallare l'opera nel più breve tempo possibile. È una procedura che in realtà viene fatta comunque periodicamente, a prescindere da inconvenienti come quello. L'opera, infatti, è per sua natura deperibile: la banana, per volontà stessa dell'artista, va ovviamente sostituita ogni tot di tempo perché marcisce.

Quella che vediamo oggi non è chiaramente la primissima banana di Cattelan, ma nonostante questo rimane invariato il significato dell'opera: un simbolo di protesta e provocazione, una riflessione sull'arte contemporanea e sulla sua mercificazione, su chi la svilisce e la impoverisce con le sue speculazioni. Non è la prima volta che qualcuno decide di cimentarsi con questa impresa. La prima volta risale al 2019, durante una mostra all'Art Basel Miami in Florida: in quell'occasione tre versioni in edizione limitata dell'opera d'arte concettuale erano state vendute per una cifra compresa tra 120.000 e 150.000 dollari. Poi l'episodio si è ripetuto nel 2023 al Leeum Museum of Art di Seul. Più di recente è stata la volta di Justin Sun, un collezionista d'arte che ha mangiato l'opera dopo averla acquistata. Se l'è aggiudicata all'asta per 6 milioni.
Il commento dell'artista
Sembra che l'artista abbia preso tutto sommato bene la trovata, essendo forse abituato. L'ha commentata con la sua solita ironia pungente: "Ha confuso il frutto con l'opera stessa. Piuttosto che mangiare la banana con la buccia e il suo scotch, il visitatore ha semplicemente consumato il frutto". Mangiare banana e scotch, quella sì che sarebbe stata la vera impresa da ricordare.

Il significato del gesto
Un'opera così controversa si presta perfettamente a gesti estremi di questo tipo, che su un quadro o una scultura avrebbero effetti devastanti, qualora venissero imbrattati o scaraventati a terra, per esempio. In questo caso, invece, "uccidere" la banana significa solo staccare via un frutto dalla parete, perché l'opera non è il frutto, ma va ben oltre. Se da un lato mangiare la banana significa evidenziare la sua fragilità, dall'altro la sua continua sostituzione ci dice che l'arte va avanti e non muore, mai uguale a se stessa, irripetibile nella forma che aveva anche solo un attimo prima. In questa provocazione dentro la provocazione, vince l'essenza dell'opera, l'idea che c'è alla base, che va oltre la sua apparenza.