Perché presentarsi in aeroporto 3 ore prima del volo è uno sbaglio (e uno spreco di soldi)

Quando bisogna prendere un aereo, ai passeggeri viene chiesto di presentarsi in aeroporto con largo anticipo. È una pratica a cui siamo abituati, ma siamo sicuri che sia una mossa conveniente e non controproducente? Gary Leff ha analizzato questa consuetudine sul suo blog, da vero intenditore quale è. Lui è un esperto di viaggi oltre che direttore finanziario di un centro di ricerca universitario. È concentrato soprattutto sull'analisi del settore aereo, difatti si è soffermato su questo aspetto spiegando perché andrebbe finalmente rivisto.
Cosa comporta arrivare in aeroporto con 3 ore d'anticipo
Secondo l'esperto di viaggi la prassi consolidata del presentarsi in aeroporto con 3 ore d'anticipo è "il più grande fallimento nel settore dei viaggi aerei": ci va giù pesante e lo definisce proprio così senza mezzi termini. Non è solo questione di praticità: si deve necessariamente subire un lungo arco di tempo morto, difficile da impiegare in modo costruttivo. È tempo perso di fatto, sprecato. E questo vale soprattutto per voli brevi, dove la durata effettiva di volo rischia di essere inferiore alle ore trascorse in aeroporto a fare nulla. Ecco perché secondo Leff bisognerebbe adeguare le regole ai cambiamenti del settore.
Oggi si fanno avanti sempre nuove tratte, da quelle inferiori a un'ora a quelle che collegano posti che si trovano ai poli opposti del mondo. Non ha senso che ci siano tempi di attesa uguali, in aeroporto. Nel caso dei voli internazionali, le 3 ore di anticipo servono a gestire al meglio le procedure di check-in: sono ovviamente voli con più persone da controllare, con più bagagli da imbarcare, con più documenti da visionare.
Ma non è solo questione di comodità. Leff ne fa un discorso anche economico, di perdite in termini di soldi. La sua analisi è semplice. Nel 2024, le compagnie aeree statunitensi hanno trasportato circa 862,8 milioni di passeggeri su voli nazionali negli Stati Uniti. Ha ipotizzato per ciascuno una paga oraria di 48,08 dollari. Considerando in media due ore in più di attesa per passeggero, si tratta di 1,725 miliardi di ore, tradotti in una perdita di 83 miliardi di dollari. Questo, solo per il tempo extra sprecato in aeroporto.
E al tempo perso alla partenza va sommato quello all'arrivo, perché anche lì ci sono attese lunghissime per il ritiro bagagli, per l'attesa del bus o del taxi, semplicemente per uscire dall'aeroporto. Ed ecco che un viaggio di sole due ore si tramuta in una traversata di almeno sei.