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Perché le Isole Canarie sono nella lista di paesi “da non visitare” nel 2026

Le Isole Canarie sono state inserite nella “No List” del 2026, ovvero nella lista dei paesi da non visitare nel prossimo anno. Per quale motivo sono una meta sconsigliata?
A cura di Valeria Paglionico
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Il 2025 volge al termine ma, come da tradizione, è proprio questo il momento in cui vengono definiti i trend del prossimo anno. Certo, si tratta solo di previsioni, ma è chiaro che vengono fatte in base a precisi studi e analisi. Nel settore travel, ad esempio, è stata stilata da Fodor la "No List" del 2026, ovvero una sorta di "guida turistica" che indica quali sono i paesi assolutamente sconsigliati. L'obiettivo non è quello di boicottare il turismo o di vietare alcuni luoghi ma semplicemente di evidenziare le destinazioni in cui l'overtourism sta esercitando una pressione insostenibile. La meta che nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere in classifica? Le isole Canarie.

Le manifestazioni contro il boom turistico alle Canarie

Le Isole Canarie, da Tenerife a Fuerteventura, offrono temperature da sogno, vida loca e panorami da cartolina ed è per questo che sono la meta ideale da visitare sia in estate che in inverno. L'unico piccolo inconveniente è che sono diventate vittima di overtourism. Solo nella prima metà del 2025, infatti, l'arcipelago ha contato 7,8 milioni di visitatori, registrando un aumento del 5% rispetto all'anno precedente. Cosa significa per i residenti? Impennata dei prezzi, aumenti spropositati degli affitti e pressione ambientale alle stelle. È chiaro, dunque, che la loro "normale" quotidianità risulta fortemente minacciata, tanto da averli spinti a organizzare manifestazioni e proteste al motto di "Canarias tiene un límite" ("Le Canarie hanno un limite").

"Stiamo perdendo identità e cultura"

Il sovraffollamento turistico è un problema che si riscontra in molti paesi dell'Europa meridionale, dalla Spagna al Portogallo, fino ad arrivare all'Italia, ma nelle Isole Canarie sta diventando insostenibile (ed è per questo che l'arcipelago è stato inserito nella No List del 2026). Certo, il turismo continua a essere una fonte di sostentamento per molti residenti, ma per tutti coloro che non lavorano nel settore travel sta cominciando a essere solo un peso e un limite. Il movimento ATAN Canarie ha spiegato: "Stiamo perdendo la nostra identità, la nostra cultura e, in definitiva, il nostro diritto a esistere come comunità. Il turismo è diventato illimitato, orientato alla massa e in gran parte low-cost, un turismo di massa che non viene per scoprire veramente le isole, ma per consumare un finto scenario". Cosa si può fare per risolvere la situazione? Semplicemente scegliere un'altra meta per le proprie vacanze.

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