video suggerito
video suggerito

In Corea del Sud arriva il visto per aspiranti star del k-pop

Sognate di diventare delle star del k-pop? Da oggi sarà molto più facile organizzare un viaggio in Corea del Sud per studiare da vicino la cultura locale: ecco per quale motivo.
A cura di Valeria Paglionico
0 CONDIVISIONI
Immagine

Da qualche anno a questa parte sta spopolando il k-pop, ovvero il pop coreano che fonde generi e stili diversi, dall'hip-hop al blues, il tutto accompagnato da coreografie a ritmo di musica. Complice l'incredibile successo di gruppi come BTS e Blackpink, il k-pop è riuscito a conquistare il mondo intero, contando milioni di fan non solo in Corea ma anche in ogni altra parte del globo. Non sorprende, dunque, che siano moltissimi coloro che sognano di diventare star del settore, magari seguendo corsi e facendo casting proprio nella terra in cui tutto ha avuto origine. Per andare incontro alle esigenze dei turisti curiosi il paese ha velocizzato le pratiche per ottenere il visto, a patto che lo si richieda per "formarsi" nel settore del k-pop.

Cos'è la K-Culture Training Visa

Non è una novità che ottenere un visto per un viaggio in Corea del Sud non sia semplice, ora però le cose sono cambiate (almeno per i cittadini stranieri che sognano di diventare star del k-pop). Il Ministero del Turismo locale ha creato il K-Culture Training Visa, ovvero un permesso speciale per i turisti che intendono organizzare un viaggio nel paese asiatico per studiare danza, musica e modellistica del k-pop. Non c'è bisogno di un'offerta di lavoro ricevuta da una talent agency o di un appuntamento per un'audizione, basta essere aspiranti popstar che vogliono imparare sia il coreano che tutto ciò che fa parte della cultura pop locale.

Perché si favorisce il turismo a tema k-pop

Il motivo per cui è stato preso un provvedimento simile? Innanzitutto negli ultimi anni sono stati moltissimi i turisti stranieri che hanno organizzato veri e propri "pellegrinaggi" a tema k-pop: hanno visitato le location dei video musicali e dei telefilm locali, hanno seguito corsi di lingua e frequentato corsi di danza. Nonostante i numeri in crescita (nell'ultimo anno si sono contati 11 milioni di visitatori), l'industria del turismo non è mai tornata ai livelli pre-pandemia (quando si registravano oltre 17,5 milioni di turisti annui). Seul ora punta a sfruttare la popolarità della cultura locale come una vera e propria attrazione, nella speranza che i viaggiatori provenienti da Asia, Europa e Stati Uniti continuino a crescere.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views