Il villaggio abbandonato che è stato inghiottito dalla natura, la storia di Houtouwan

I luoghi abbandonati hanno qualcosa di quasi magico, capace di attrarre chiunque abbia potere di immaginazione. Grazie al loro mix di mistero, storia e natura sono posti suggestivi che mostrano allo stesso il tempo che passa, il decadimento e la natura che riprende il posto che le spetta. È proprio quello che succede al villaggio cinesi di Houtouwan, che a prima vista sembra un vero e proprio dipinto impressionista: un intreccio di case di pietra, scale che si perdono tra le foglie, tetti trasformati in tappeti di edera. Eppure Houtouwan, che si trovasull’isola cinese di Shengshan, non è un’opera d’arte ma un villaggio reale, o meglio, un villaggio completamente abbandonato. Se un tempo era abitato da centinaia di pescatori, oggi è un luogo avvolto dalla natura e dal silenzio. Negli ultimi anni le sue immagini hanno fatto il giro del mondo, rendendolo un simbolo dell’oblio che segue ogni civiltà umana, perché solo la natura resiste.

La storia del villaggio di Houtouwan
Situato a circa 6o chilometri da Shanghai, sull’isola di Shengshan nella provincia di Zhejiang, prima di scomparire, Houtouwan fu per decenni un villaggio di pescatori. Negli anni Ottanta contava più di duemila abitanti e verso gli anni '90 circa 3000: le famiglie vivevano di pesca, allevamento e commercio, e la comunità prosperava grazie alla ricchezza del mare e all’autosufficienza delle sue risorse. Ma quella che sembrava una condizione idilliaca si rivelò presto fragile. La posizione isolata, l’assenza di collegamenti efficienti e la difficoltà di accedere a scuole, ospedali e mercati cominciarono a pesare. Per raggiungere la terraferma servivano ore di navigazione e le condizioni meteorologiche spesso bloccavano le barche. Quando la pesca divenne meno redditizia, i giovani iniziarono a lasciare l’isola in cerca di opportunità migliori. Questo processo iniziò negli anni '90, fino ad arrivare nel 2002, quando Houtouwan venne ufficialmente dichiarato abbandonato. Le case rimasero vuote, le reti appese ai muri, i pontili invasi dall’erba. L’isola, lentamente, tornò al suo stato originario, lasciando dietro di sé una delle più affascinanti testimonianze di abbandono del XXI secolo.

Il fascino di un villaggio inghiottito dal verde
Oggi Houtouwan è un luogo di un fascino quasi ipnotico, che attira con la sua atmosfera malinconica migliaia di turisti ogni anno. I tetti e i cortili sono interamente ricoperti da piante rampicanti, e da lontano il villaggio si confonde con la collina, sembra quasi la città incantata di Miyazaki, solo più verde. L’atmosfera è surreale, sembra di camminare dentro una foresta abitata da fantasmi, in cui le tracce della vita quotidiana emergono come ricordi di un passato recente. Il suo abbandono non ha lasciato solo macerie, ma ha dato origine a un raro equilibrio tra architettura e natura.

È proprio questo intreccio che ha attirato l’attenzione dei fotografi e dei viaggiatori: nel 2015 una serie di immagini diventate virali mostrò al mondo il volto verde del villaggio, trasformandolo in meta di turismo alternativo. Il governo locale, consapevole del potenziale di Houtouwan, ha limitato gli accessi per proteggere l’ambiente, ma oggi è possibile visitarlo seguendo percorsi regolamentati, accompagnati da guide del posto. Il turismo ha ridato una forma di vita al villaggio, diversa, più silenziosa, ma comunque presente.

Quando l’abbandono diventa rinascita
La storia di Houtouwan è una metafora potente del rapporto tra uomo e natura. Nell'epoca moderna, segnata dalla continua espansione urbana e dalla perdita di spazi naturali, il villaggio cinese è diventato un simbolo diverso, quello del ritorno del controllo della natura. Per i visitatori, Houtouwan è più di un luogo, è una vera e propria esperienza. Molti lo definiscono come il villaggio più verde del mondo, non solo per il colore che lo avvolge, ma perché qui il concetto stesso di sostenibilità sembra essersi incarnato spontaneamente, senza progetti né piani ambientali. L’abbandono, in questo caso, è diventato una forma di rinascita per la natura.