Dov’è stato girato Avatar: Fuoco e cenere, le location del terzo film della saga cult di James Cameron

Dopo l'enorme successo del primo Avatar (2009) e del secondo Avatar: La Via dell’Acqua (2022), arriva oggi nei cinema il terzo capitolo della saga cult di James Cameron, Avatar: Fuoco e Cenere. La produzione di Avatar ha sempre scelto dei luoghi davvero suggestivi dove ambientare la propria storia, dalle montagne in Cina fino agli immensi paesaggi della Nuova Zelanda, e anche questo nuovo capitolo prosegue su questa linea, spingendosi verso territori ancora più estremi. Tra le principali fonti di ispirazione visiva spicca Stromboli, con il suo vulcano attivo, accanto ai paesaggi selvaggi della Nuova Zelanda e ad altre location naturali che hanno contribuito a plasmare le nuove regioni di Pandora.

Stromboli, il volto di fuoco di Pandora
Tra le location principali di Avatar: Fuoco e Cenere c’è Stromboli, l’isola vulcanica delle Eolie scelta come modello per i nuovi territori di Pandora. L’isola, con la sua attività vulcanica ininterrotta e le colate incandescenti, ha ispirato la rappresentazione della tribù degli Ash (cenere), abitanti dei territori più ostili del pianeta.

James Cameron e il suo team hanno puntato a catturare l’energia autentica di Stromboli, registrando luce, atmosfera e dinamiche naturali per ridurre al minimo l’uso della CGI (l'immagine generata con il computer): il vulcano eoliano offre già un set alieno e potente, perfetto per le sequenze più spettacolari e drammatiche del film. L’isola è stata scelta non solo per la sua spettacolarità, ma anche per la capacità di evocare ambienti estremi, dove fuoco e roccia convivono con un senso di pericolo e bellezza primordiale, elemento centrale nella narrazione del terzo capitolo.

Le altre location, dalla Nuova Zelanda ai paesaggi più estremi
Oltre a Stromboli, la produzione di Avatar: Fuoco e Cenere ha sfruttato altre location iconiche già utilizzate nei film precedenti. La Nuova Zelanda rimane un punto di riferimento per i paesaggi di Pandora, con le sue foreste incontaminate, le coste scoscese e le aree vulcaniche, che hanno fornito spunti naturali per creare ambienti vasti e spettacolari.

A queste si aggiungono altre zone naturali, scelte per la loro capacità di evocare ecosistemi estremi e incontaminati, combinando elementi reali con effetti digitali per ottenere territori alieni credibili e suggestivi. La selezione di queste location conferma come la saga di Cameron continui a fondere realtà e fantasia, offrendo al pubblico un universo sempre più ricco e dettagliato, in cui la forza della natura diventa essa stessa protagonista della storia.
